Assegnazioni e utilizzazioni per il prossimo anno scolastico 2023/24: tra pochi giorni tutti i docenti che hanno presentato domanda di partecipazione alla mobilità annuale conosceranno gli esiti della propria istanza. In più occasioni abbiamo parlato della perdita del punteggio di continuità, questione che spesso scoraggia molti docenti a inoltrare richiesta. Tuttavia, non sempre questo importante punteggio viene perso: in quali casi ciò non accade? Vediamolo insieme qui di seguito.
Quando non si perde il punteggio di continuità con l’assegnazione
Occorre precisare subito che il solo fatto di partecipare alle assegnazioni e utilizzazioni presentando domanda non fa perdere il punteggio di continuità se non si viene soddisfatti nel movimento richiesto e non si ottiene una sede provvisoria per un anno (ricordiamo che anche in caso di mobilità non si perde il punteggio al momento della presentazione della domanda di mobilità (territoriale e professionale), ma solo se si ottiene il movimento richiesto.
Nel caso di domanda di assegnazione provvisoria provinciale, il punteggio di continuità non si perde se il docente che ha presentato domanda di mobilità annuale risulta trasferito nell’ottennio in qualità di soprannumerario e ha richiesto, in ogni anno dello stesso ottennio, di rientrare nell’istituto di precedente titolarità. Sempre in riferimento al docente perdente posto, se questo ha ottenuto assegnazione provvisoria interprovinciale, invece, perde il punteggio di continuità a partire dalla mobilità del 2020/2021, ma continua a conservare il diritto di rientro.
Differenza tra assegnazioni e utilizzazioni
Abbiamo visto in un precedente articolo le differenze che intercorrono tra assegnazioni e utilizzazioni. In merito al punteggio di continuità occorre sottolineare un’altra importante differenza: l’assegnazione interrompe la continuità (salvo i casi sopra citati), determinando la perdita di tutto il relativo punteggio maturato precedentemente nella scuola di titolarità. L’utilizzazione, invece, non interrompe nessun punteggio, che continua pertanto a maturare come se si perpetuasse il servizio svolto sullo stesso posto della scuola in cui si è titolari.