certificati di malattia
certificati medici

Come sappiamo, tantissimi sono i docenti che ogni anno accettano incarichi a tempo indeterminato o supplenze annuali fino al termine delle attività didattiche a molti chilometri da casa, spesso anche in regioni diverse da quella di residenza. Capita che per avvicinarsi al luogo in cui si abita si tenta di tutto, come cercare di aumentare il proprio punteggio nella mobilità. A volte, però, qualcuno cade anche nell’illecito: è questo il caso di un’indagine in corso sul rilascio di certificati di malattia probabilmente falsi. Di seguito ricostruiamola vicenda.

Indagine in corso su falsi certificati di malattia

È in corso un’indagine su certificati di malattia ritenuti falsi: come riporta ‘Il Giorno’, un medico di Reggio Calabria è indagato dalla Procura di Como con l’accusa di aver emesso certificati medici falsi ad insegnanti che si erano rivolti a lui. In modo particolare, l’indagine verterebbe su una serie di certificati prodotti per una sua paziente: la donna, residente nel capoluogo calabrese, lo scorso settembre 2020 aveva stipulato un contratto a tempo determinato in una scuola della provincia di Como, ma presentando vari certificati, in effetti ha potuto conservare il posto pur non essendo in servizio.

La certificazione ha attestato che l’insegnante è affetta da tiroidite di Hashimoto, e malgrado non sia una patologia invalidante, il medico ha certificato la presenza di una grave disfunzione per cui era necessaria una terapia salvavita che già la paziente stava effettuando. In questo modo, la donna ha potuto giustificare i giorni di assenza, maturare in modo regolare l’anzianità di servizio e di conseguenza il punteggio, non essere sottoposta alle visite fiscali di controllo, e percepire l’intero stipendio previsto.

Quali le ipotesi di reato?

Le ipotesi di reato formulate dal sostituto procuratore Antonia Pavan a cui è soggetto il medico che ha prodotto certificati di malattia falsi sono di violazione del testo unico sul pubblico impiego in riferimento a false attestazioni, truffa a danni dell’ente pubblico (in questo caso la scuola) e falso. Al dottore, indagato anche per aver prodotto altri certificati di malattia falsi per altre due insegnanti sempre in scuole della provincia di Como, è adesso applicata la misura interdittiva di temporanea sospensione professionale.