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Il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, attraverso la sentenza N. 1124/2022, ha annullato la sanzione disciplinare del richiamo verbale irrogata a una docente dal dirigente scolastico, ordinandone la cancellazione dal fascicolo personale dell’insegnante. Inoltre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito è stato condannato al pagamento, sotto forma di risarcimento danni, la somma di 5.445 euro, oltre agli interessi compensativi e alle spese legali.

Sanzione disciplinare del richiamo verbale nei confronti di una docente: la sentenza

Come riferisce l’Avvocato Santina Franco dello Studio legale Di Salvo (Foro di Patti), il Tribunale siciliano ha accolto il ricorso presentato da una docente che ‘lamentava l’illegittimità della sanzione disciplinare del rimprovero verbale comminatale con provvedimento del Dirigente Scolastico dell’istituto presso cui la stessa prestava servizio. Alla docente veniva contestato di avere ricevuto in classe, durante le ore di lezione, il genitore di un alunno presentatosi per discutere della problematica situazione didattica e disciplinare del figlio’.

Il ricorso al Tribunale era motivato dall”illegittimità formale e sostanziale della sanzione disciplinare irrogata, rilevando come la stessa non rientrasse tra quelle tipiche previste per la categoria dei docenti, nonché fosse stata adottata in palese violazione del diritto di difesa, senza alcuna previa contestazione e ben oltre i termini decadenziali previsti dalla legge’.

Il Tribunale messinese ha confermato che, secondo quanto previsto dal comma 3 dell’articolo 492 del D.Lgs. N. 297/1994, il primo grado di sanzione disciplinare, per il personale docente, è rappresentato dall’avvertimento scritto. È stata, pertanto, riscontrata la violazione del principio di tassatività statuendo che ‘pertanto, la stessa deve essere, per ciò solo, annullata, con conseguente assorbimento delle ulteriori censure dedotte’. A questo indirizzo, è possibile consultare il testo integrale della sentenza emessa dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.