Aumenti stipendi statali: sono in programma? Il Ministro Zangrillo (Funzione Pubblica) ha dichiarato che la sua attenzione e quella del Governo sul tema retributivo sono massime e che non in arrivo le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti. Marcello Pacifico, presidente Anief, commenta ricordando che ‘se si vogliono rinnovare come si deve i contratti di quasi 3 milioni e mezzo di lavoratori pubblici occorrono 5 miliardi nella prossima legge di bilancio, così da allineare indennità di vacanza contrattuale, e altro 6 miliardi nella successiva, in modo da coprire finalmente inflazione degli ultimi tre anni e chiudere i contratti collettivi nazionali di lavoro’.
Rinnovo contratto e aumenti, Anief: servono 11 miliardi
Nel fare due conti, Anief rileva come un finanziamento per fare avere gli aumenti ai dipendenti pubblici, richiederebbe che solo per l’indennità di vacanza contrattuale (finanziata parzialmente per il solo 2022) servono risorse per assegnare subito 100 euro lordi mensili e mille euro di arretrati a ogni dipendente dello Stato. Il costo si aggira sui 5 miliardi. Quindi, commenta il sindacato, rervono almeno 5 miliardi per allineare indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2022 e 2023 prima di parlare di nuovi rinnovi e dare a 3,5 mln di lavoratori pubblici, anche per il comparto istruzione e ricerca.
Come effetto in busta paga, questo stanziamento comporterebbe aumenti immediati di 100 euro lordi mensili + almeno mille euro di arretrati dopo la firma di contratti scaduti da 18 mesi. Questo, soltanto per il 2022 e per il 2023. Anief continua: “Ad oggi, manca il dato del tasso di inflazione programmata (TIP) del 2024, che dovrebbe essere finanziato ancora dalla legge di bilancio di fine 2023 con il 50% dell’adeguamento della IVC. Cifra che conti alla mano potrebbe portare ad aumenti automatici nella busta degli statali di 100 euro lorde e arretrati di mille euro in attesa della manovra di bilancio 2025 per rinnovare i contratti per il triennio 2022/2024. Infine, va ricordato che per rinnovare i contratti bisognerebbe sempre aspettare la successiva legge di bilancio con 6 miliardi da stanziare per coprire complessivamente la sola inflazione registrata nel triennio 2022-2024″.