Oltre alle ore curricolari e alle attività funzionali all’insegnamento, spesso i docenti sono impegnati in attività aggiuntive all’orario di servizio da svolgere, come supplenze, funzioni strumentali, coordinamenti, collaborazione con il Dirigente Scolastico. Il nuovo CCNL 2019/21 sottoscritto lo scorso 14 luglio ha aumentato del 10% la retribuzione delle ore aggiuntive, ma senza in realtà incrementare le risorse che saranno attinte sempre dal FIS: il sindacato UIL Scuola Rua e l’associazione ANCoDiS hanno denunciato questa situazione.
La nuova retribuzione ore aggiuntive prevista dal CCNL 201)721, ma è polemica
L’associazione dei collaboratori dei Dirigenti Scolastici ha ripreso le obiezioni mosse sul rinnovo del CCNL 2019/21 dal sindacato UIL Scuola Rua (che ricordiamo non ha firmato l’ipotesi di testo), in modo particolare per quanto riguarda la retribuzione delle ore aggiuntive o extracurricolari svolte da tanti docenti che collaborano al buon funzionamento della scuola. Nello specifico, la tabella E 1.6 stabilisce i seguenti ‘aumenti’ per alcune attività svolte oltre al proprio orario di servizio:
- Ore aggiuntive di insegnamento, vale a dire le ore eccedenti: da 35 euro lordi a 38,5
- Corsi di recupero: da 50 euro lordi a 55
- Ore aggiuntive non finalizzate all’insegnamento: da 17,5 euro lordi a 19,25.
Tuttavia, nessuna disposizione finanziaria prevede un aumento del FIS, vale a dire del Fondo di Istituto da cui sono attinte le somme per pagare le ore aggiuntive svolte: ciò vuol dire che la somma disponibile in contrattazione di istituto sarà sempre la stessa, ma dovrà essere divisa tra meno docenti, in quanto le ore dovranno essere pagate di più. “In definitiva, – ha fatto notare la UIL Scuola Rua – rimanendo invariato l’importo totale delle risorse destinate a tutto il personale, si determina una riduzione di ore per l’effettuazione delle prestazioni aggiuntive“.
Per l’ ANCoDiS si tratta di una ‘beffa’
L’ANCoDiS ha espresso lo stesso parere: “Se da un lato è stata aumentata la retribuzione oraria, dall’altro è possibile che possano essere retribuiti meno docenti”, ha affermato Rosolino Cicero, presidente dell’associazione, per il quale, pertanto, si tratta di “una beffa”.
È evidente, quindi, che essendo la retribuzione per le ore aggiuntive e extracurriculari più alta ma con il FIS invariato, meno docenti saranno coinvolti nello svolgimento di attività extracurriculari, ma il loro carico di lavoro sarà maggiore. “È evidente – ha concluso Cicero – che a fronte della riconosciuta complessità di una scuola, la retribuzione per chi accetta l’incarico aggiuntivo rischia di subire ulteriori inaccettabili tagli in sede di contrattazione di istituto“.