Aula-scolastica
Aula-scolastica

Il problema della diminuzione del numero degli studenti nella scuola pubblica italiana si fa sempre più sentire, anno dopo anno. Se poi si aggiunge anche il fenomeno dello spopolamento in alcune regioni, la problematica si accentua ulteriormente. In provincia di Bologna si sta cercando di trovare delle soluzioni, anche e soprattutto attraverso le cosiddette ‘pluriclassi‘. Così accade che bambini di prima elementare possano ritrovarsi in classe con quelli di seconda e terza, quarte e quinte accorpate. 

Pluriclassi, l’esperimento delle classi accorpate in provincia di Bologna

Sono già 124 le pluriclassi per il prossimo anno scolastico in molti comuni dell’Emilia Romagna. Come riporta l’edizione odierna del quotidiano ‘Repubblica’ (edizione di Bologna), alunni della scuola primaria di età diverse frequenteranno la stessa aula in quanto vivono in piccoli comuni dove non ci sono abbastanza bambini per riuscire a comporre delle classi omogenee. Quella delle pluriclassi non è novità visto che il progetto sta andando avanti, in alcune località, da diversi anni: la Regione, però, intende potenziare l’esperimento attraverso un investimento di oltre 800mila euro. 

L’assessora regionale alla scuola, Paola Salomoni, ha spiegato a ‘Repubblica’ le ragioni di questo investimento: ‘Quello che viene finanziato sono le professionalità aggiuntive per aiutare i docenti e per allungare il tempo scuola, oltre alle spese di trasporto per consentire ai bambini di avere contatti anche al di fuori dal loro paese’. Si tratta anche di una misura di sostegno all’Appennino finalizzata a contrastare lo spopolamento, un rischio che appare ancora più concreto dopo il disastro dell’alluvione. L’assessore con la delega alle politiche per il sostegno e lo sviluppo della Montagna, Igor Taruffi, ha sottolineato come le infrastrutture e i servizi rappresentino uno snodo fondamentale. ‘Ad un certo punto l’acqua si ritira ma la terra venuta giù no. Se si aspetta ancora i cantieri per riparare le strade non potranno essere svolti prima dell’inverno. Rischiamo di pagare quei due mesi persi per la nomina del commissario’. La viabilità compromessa a causa delle frane, rappresenta, infatti, una delle principali criticità per le scuole della montagna nel reperire insegnanti ed educatori