Confermata l’erogazione della Carta Docente di 500 euro anche per il personale docente precario con contratto di supplenza al 31 agosto. Una vittoria, sebbene ancora a metà dato che restano esclusi i precari che comunque avranno un contratto annuale ma solo fino al 30 giugno. Il disegno di legge del DL Salva Infrazioni che prevede la novità in questione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale recante “Conversione del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.”
Carta Docente, chi interesserà in numeri
Fino ad oggi la Carta Docente era prevista solo per i docenti di ruolo, inclusi i neoimmessi e coloro anche in aspettativa non retribuita. A livello nazionale, sono 67.497 i docenti impiegati fino al 31 agosto. Il rimanente numero di precari interessati al bonus docente 500 euro è quello relativo ai docenti di religione, che in tutto ammonta a 16.470.
Andando ad aggiungere quindi il contingente dei docenti con contratto di supplenza al 31 agosto su posto vacante e disponibile al numero di personale attualmente beneficiario della carta, si giungerebbe ad una platea complessiva di 793.351 unità di personale beneficiario. La spesa prevista per questa misura è di 10,9 milioni di euro nell’anno 2023, quindi i fondi sono solo per il 2023.
Il costo del provvedimento sarà di circa 42 milioni di euro, coperti da 10,9 milioni di euro di risparmi.
Modalità di utilizzo
Ricordiamo per quali spese potrà essere utilizzata la Carta Docente:
- libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale; hardware e software;
- iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
- iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
- rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
- ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo; iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.