La senatrice Ella Bucalo
La senatrice Ella Bucalo

La legge finanziaria del 2022 ha introdotto i docenti specialisti in Educazione Motoria. E dopo anni di sollecitazioni è stato finalmente bandito il concorso rivolto alla copertura di 1.740 posti per le classi IV e V della scuola primaria. Coloro in possesso dei requisiti e dei titoli di accesso indicati nel bando potranno presentare domanda di partecipazione fino al 6 settembre 2023. I grandi esclusi sono i diplomati Isef, da anni impiegati come supplenti e ora considerati inidonei al concorso. Non a caso sono stati già annunciati ricorsi. Nel frattempo su questa situazione è calato il silenzio da parte degli ‘addetti ai lavori’, mentre sembrano esserci buone probabilità di un’estensione della disciplina a livello curriculare a tutte le classi della primaria.

La Senatrice Ella Bucalo (FdI) interviene sull’insegnamento di Educazione Motoria

Sulla questione del concorso di Educazione Motoria è intervenuta la Senatrice Ella Bucalo, componente della Commissione Cultura e Istruzione del Senato e responsabile della Scuola di Fratelli d’Italia, che ad Adnkronos ha così dichiarato:

“Non posso che accogliere con favore le dichiarazioni del ministro allo Sport Abodi che, nel commentare favorevolmente la notizia del bando per l’assunzione di 1.740 docenti di educazione motoria fortemente voluto dal ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, ha espresso la volontà di estendere l’educazione motoria anche nei programmi didattici dei primi tre anni della scuola elementare, dove ancora non è prevista come materia curriculare.

L’approvazione degli emendamenti relativi alla promozione della pratica sportiva nelle scuole e l’istituzione dei nuovi giochi della gioventù risponde proprio a questa finalità. Grazie all’emendamento di Fratelli d’Italia adesso infatti sarà possibile avviare gli alunni di prima, seconda e terza classe della scuola primaria alla pratica sportiva in forma ludica. Un importante passo verso l’estensione della disciplina sportiva come materia curriculare anche nei primi tre anni della primaria“.