Legge di bilancio 2024
Legge di bilancio 2024

Settembre non sarà solo il mese in cui inizierà il nuovo anno scolastico. Sarà anche il momento in cui iniziare a pensare alla Legge di Bilancio 2024, un’occasione per poter apportare ancora migliorie all’ambito scolastico. Anief ha così iniziato ad elencare quelle che saranno le priorità per la scuola da considerare, nonostante vi siano pochi fondi a disposizione.

Pensioni e taglio cuneo fiscale: le priorità del Governo Meloni

La manovra finanziaria rivolta al 2024 assume un’importanza particolare dato che giungerà a ridosso delle elezioni europee, previste proprio per il prossimo anno. Il Governo punta innanzitutto alla riforma del cuneo fiscale che da solo potrebbe costare tra i 9 e i 10 miliardi. Un’altra priorità è poi rappresentata dall’intervento sulle pensioni, e se si considera la proposta di riduzione delle aliquote Irpef, il totale delle spese previste raggiunge approssimativamente i 28 miliardi.

I fondi disponibili però ammontano solo a 7 miliardi. Come riuscirà quindi il Governo a far quadrare i conti? E per la scuola cosa si riuscirà a fare?

Pacifico (Anief): “I miliardi disponibili sono pochi, ma il Governo per la Scuola dovrà trovarli”

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è intervenuto parlando degli interventi che andrebbero inseriti nella Legge di Bilancio 2024 a favore della scuola:

la prossima manovra finanziaria dovrà contenere necessariamente importanti risorse per il rinnovo del contratto 2022/24, almeno i miliardi della prima tranche destinati ad aumentare gli stipendi di 1,2 milioni di docenti e Ata, che ricevono compensi sotto l’inflazione e nemmeno possono contare sull’indennità di vacanza contrattuale piena costringendo il nostro sindacato a fare ricorso per avere in attesa del nuovo Ccnl i 150 euro medi al mese più 2mila euro di arretrati previsti dalla legge; come occorre, sempre con la prossima Legge di Bilancio, finanziare almeno per l’intero anno scolastico 2023/24 l’organico aggiuntivo PNRR che, grazie ad un emendamento al Dl PA bis chiesto da Anief, è stato per ora assicurato fino al 31 dicembre 2023”.

Inoltre – continua Pacifico – la Legge di Bilancio 2024 dovrà cominciare a formare quel ‘tesoretto’ utile per valorizzare ancora di più il personale scolastico. Con l’approvazione dell’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale 2019/2021 abbiamo fatto un primo passo avanti, ad esempio, per introdurre nuove figure professionali tra gli Ata e fare avere delle prime indennità di servizio, anche ai Dsga. Però è chiaro che si tratta di un inizio e occorre andare avanti su questa strada. Come occorre ampliare a tutto il personale docente precario, anche agli educatori e a tutto il personale Ata, quella Carta del docente per l’aggiornamento della professione che nel 2023 è stata assicurata, attraverso il decreto Salva Infrazioni, solo ai supplenti annuali con scadenza di contratto 31 agosto. Una mancanza, quella dei 500 euro annuali per l’aggiornamento, che ha prodotto migliaia di ricorsi con i giudici d’accordo nell’accordare la somma anche agli altri docenti precari”, conclude il sindacalista autonomo.”

In una precedente dichiarazione inoltre Marcello Pacifico aveva anche ribadito la necessità di reintrodurre il doppio canale di reclutamento. E la Legge di Bilancio potrebbe essere l’occasione per poter ritentare questa strada.