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Il problema del precariato resta una delle storiche piaghe insanabili della scuola: negli anni passati, sono state avanzate diverse proposte per curare la cosiddetta ‘supplentite’. Non solo non si sono ottenuti risultati, ma i posti destinati agli incarichi a tempo determinato sono aumentati anno dopo anno. La cosiddetta ‘sacca del precariato’ si ingrossa e così i docenti che aspirano ad ottenere il ruolo, talvolta, sono per così dire costretti ad accettare di una cattedra molto lontana da casa, con tutte le conseguenze che comporta un radicale cambiamento di vita. Le situazioni cambiano da docente a docente e una svolta così drastica non può che essere valutata attentamente, non solo sul piano degli affetti ma anche sul piano economico.

Spese impossibili per i docenti che ottengono il ruolo lontano da casa (LETTERA)

A questo proposito, Francesca De Martin, leader del coordinamento idonei concorso ordinario, ha inviato una lettera dove vengono ben illustrate le diverse problematiche che un docente neoimmesso in ruolo (e molto lontano da casa) è costretto ad affrontare. Problematiche di carattere economico che riguardano soprattutto la ricerca di un alloggio, oltre alle ingenti spese che il docente deve affrontare, come il pagamento anticipato delle tre mensilità d’affitto al proprietario dell’immobile, oltre alle spese per il trasloco, viaggio etc…

Considerando le spese davvero considerevoli, ci si chiede come mai lo Stato non possa intervenire attraverso la concessione di un prestito a tasso agevolato a favore degli insegnanti: le rate potrebbero essere prelevate dalla busta paga e, in considerazione del fatto che gli insegnanti sono dipendenti statali, lo Stato agirebbe in autotutela del credito. C’è da tener conto, infatti, che un docente, in mancanza di un lavoro fisso, non può presentare ad un istituto di credito una busta paga come garanzia e quindi non ha alcuna possibilità di ottenere un prestito. Un prestito a tasso agevolato, per di più, rappresenterebbe una soluzione a costo zero per lo Stato. A questo indirizzo, è possibile leggere il testo della lettera inviataci da Francesca De Martin del coordinamento idonei concorso ordinario.