Emmanuel Macron lavora ad una riforma della scuola
Emmanuel Macron lavora ad una riforma della scuola

Dal 2017 in Francia gli studenti non devono più svolgere i compiti a casa. Sono previste ore di studio ‘accompagnato’ durante l’orario scolastico, in modo tale che i ragazzi possano completare i loro compiti a scuola. La questione aveva scatenato un acceso dibattito anche in Italia, dividendo l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari. Nel nostro Paese addirittura c’era chi sosteneva che i compiti a casa fossero il doppio rispetto agli altri paesi europei. Macron ha ora annunciato di voler procedere spedito con ulteriori interventi in ambito scolastico, che toccheranno la sfera dei social e dell’indipendenza dei presidi. Cosa ne penseranno gli ‘addetti ai lavori’ in Italia? Ne prenderanno spunto?

Social, Macron: “Meno schermi e più scuola”

I social rappresentano il tema caldo del momento. Solo alcune settimane fa in Cina la Cyberspace Administration of China (Cac) ha introdotto un provvedimento per cercare di limitare l’utilizzo dei cellulari da parte dei minorenni e salvaguardare così le ore di riposo: niente più social dopo le 22. Il motivo? Impedire la dipendenza dai social network e dal telefono cellulare, con l’intento di preservare il loro cervello e il loro sviluppo neurologico.

Ed ancora sui social è l’attenzione che si sta ponendo anche in Francia con riguardo alla riforma scolastica che si vuole mettere in atto. La ricetta di Macron si fonderebbe infatti su una ‘ri-civilizzazione’ della società colpita ormai da un crollo dell’autorità nelle famiglie e a scuola. Fenomeno, questo, secondo il presidente, dovuto alla diffusione dei social e al loro esagerato utilizzo. Emmanuel Macron infatti, intervistato alla rivista Le point, ha dichiarato: abbiamo bisogno di meno schermi e più scuola. Il suo intento sarebbe quello di far trascorrere agli alunni più tempo a scuola.

Altri interventi in ambito scolastico sul fronte francese

All’interno della preannunciata riforma scolastica Macron ha voluto elencare anche altre tematiche importanti su cui ha intenzione di intervenire: rafforzare l’autorità degli insegnanti, dare maggiore importanza all’educazione civica, maggiore indipendenza ai presidi, 30 minuti al giorno di sport per gli alunni di ogni ordine e grado scolastico, e una maggiore educazione all’arte e alla cultura. Questi i punti i focali.

E in Italia? A parte il rafforzamento dell’insegnamento di educazione civica che spesso torna alla ribalta, le altre tematiche non sono ancora state oggetto di confronto. Sta cominciando a prendere piede solo l’influenza dei social sui giovani, a seguito anche dei continui episodi di violenza e stupro. La stessa scrittrice Dacia Maraini ha parlato di recente delle ‘mostruosità’ generate tra i giovani dalla pessima influenza del web e dei social, e di come la scuola debba contribuire a educare per tenere lontani i ragazzi dai brutti esempi che la rete spesso diffonde.