fondi Pon alle scuole paritarie
fondi Pon alle scuole paritarie

Nel Meeting di Rimini che si è tenuto in questi giorni è intervenuto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. E tra le varie tematiche affrontate non ha mancato di porre l’accento anche sulle scuole paritarie e su quella che lui stesso ha definito ‘svolta culturale’, “derivata da una contrattazione molto dura con la Comunità europea che ha portato ad alcune novità particolarmente significative“. Lo stesso ministro ha infatti annunciato: “Siamo riusciti a convincere la Commissione europea che i Fondi europei, i Fondi Pon per la programmazione 2021-2027, è tanta roba, sono 3,8 miliardi di euro per lo sviluppo laboratori, nuovi dispositivi, tecnologie, vengano distribuiti anche alle scuole paritarie. Questo è un passaggio veramente significativo che realizza culturalmente, concettualmente, quella parità che mette a disposizione risorse molto importanti per i laboratori, la formazione, la didattica, l’incentivazione.” Immediata la replica delle forze dell’opposizione e dei sindacati, preoccupati per le difficoltà in cui versa la scuola statale italiana.

Valditara: “Un passaggio epocale”

Come ha spiegato il Ministro “i docenti delle scuole paritarie per abilitarsi non hanno bisogno di andare nelle scuole statali. Cioè sostanzialmente i docenti delle scuole sono equiparati in tutto e per tutto ai docenti delle scuole statali. E questa è un passaggio epocale, una svolta significativa. Voglio anche aggiungere che questo tema non banale ha consentito di far sì che per tre anni i requisiti per la sussistenza di scuola paritarie siano considerati esistenti e questo fa sì che molte scuole paritarie non debbano chiudere”.

Giuseppe Valditara ha anche spiegato come sia stata allargata alle scuole parificate la partecipazione ai bandi per investimenti. Per esempio, l’investimento didattica digitale integrata: “450 milioni di euro per le scuole paritarie non commerciali. Sarà pubblicato un avviso entro il 15 settembre, potranno partecipare anche le scuole parificate; Nuove competenze, nuovi linguaggi, 900 milioni di euro. Anche qui pubblicazione 15 settembre: potranno partecipare scuole paritarie, così come al Potenziamento Erasmus plus, fondo da 150 milioni di euro, e agli investimenti per la dispersione scolastica. L’investimento 1.2 per l’estensione del tempo pieno. Son circa 150 mln di euro che verranno distribuiti alle scuole paritarie”.

Le reazioni all’annuncio dell’estensione dei fondi Pon alle scuole paritarie

Le prime reazioni sono arrivate dalle forze politiche di opposizione e dal fronte sindacale.

A settembre sono previsti oltre 200 mila supplenti, un caro libri alle stelle, classi pollaio, dirigenti costretti a lavorare su un numero imprecisato di scuole ed il Ministro Valditara si vanta di aver convinto l’Europa a spostare i fondi Pon sulle scuole paritarie, che troppo spesso fanno rima con diplomifici‘”. Questo è stato il commento del capogruppo del M5S in commissione Istruzione alla Camera Antonio Caso, il quale ha anche proseguito affermando: “Nonostante i suoi millantati mega piani di assunzioni non c’è ancora traccia del concorso docenti più volte annunciato che, pure se partisse oggi, non avrebbe alcun impatto sull’anno scolastico alle porte.

Oramai il Ministro non ci sorprende più, siamo abituati a dichiarazioni trionfali puntualmente smentite dalle sue azioni. Purtroppo l’idea di scuola della destra è questa: sempre meno pubblica e sempre più lontana dagli studenti.”

Ad unirsi al coro di malcontento anche Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil: “L’unica rivoluzione che ci aspettiamo dal Ministro Valditara è l’attribuzione delle risorse necessarie alla scuola statale per garantire un’offerta formativa inclusiva, assumere il personale attribuendo gli organici necessari, garantire le risorse per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, primo strumento per dare la dignità e il valore ai docenti e al personale della scuola.

Il Ministro attui la nostra chiarissima Costituzione dove si legge: ‘La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.”