Allarme posti vacanti in Lombardia
Allarme posti vacanti in Lombardia

Come era già stato preannunciato in Lombardia si profila un anno scolastico all’insegna delle supplenze, in maniera superiore rispetto agli anni precedenti. Scatta infatti già la ricerca disperata di supplenti per essere pronti il 12 settembre, giorno di inizio delle lezioni nella regione. Come ha infatti spiegato a Il Giorno Massimiliano Sambruna, Cisl Scuola Milano, “sono state fatte 9.500 nomine in Lombardia su 11.500 posti autorizzati per le assunzioni a tempo indeterminato. I posti vacanti però erano più di 20mila. Questo significa che sono stati coperti meno della metà delle cattedre libere.” Questa è la situazione alla vigilia dello scorrimento delle graduatorie dei supplenti.

Posti vacanti: perchè sarà emergenza in Lombardia

Lo scenario delineato dai sindacati è preoccupante nella regione lombarda e richiederebbe un’inversione di rotta, sebbene si continui a puntare solo ed esclusivamente sui concorsi.

Sambruna ha proseguito affermando che “non tutti i posti vacanti sono stati messi a disposizione per le assunzioni, perché la linea del ministero è stata quella di bandire i posti sulla base delle persone che erano in graduatoria, che non erano certo 20mila ma anche così non arriviamo a coprire tutto. E l’emergenza vera sarà il prossimo anno: se non ci saranno procedure pronte torneremo ad avere il 35% di copertura rispetto alle cattedre vacanti.

Anche Jessica Merli, segretaria generale FLc CgIl Milano, è intervenuta in merito: “Quest’anno c’erano otto canali di reclutamento: una congiuntura astrale molto buona che non si ripeterà la prossima estate. È stato bandito un nuovo concorso adesso, a fine agosto, ma abbiamo forti dubbi che i risultati si avranno già per l’anno prossimo. E se non hai persone in graduatoria è complicato: abbiamo bisogno di concorsi più frequenti, con meno sbarramenti. Soprattutto in alcune classi di concorso, come arte e immagine, ci sono state falciature terribili. Intendiamoci, i concorsi devono essere seri, ma meno respingenti“.

Sempre in Lombardia c’è poi l’incognita delle rinunce, che potrebbero arrivare fino al 31 agosto. “Al momento le surroghe, ovvero le rinunce che sono state riassegnate scorrendo le graduatorie, sono quasi 800 in Lombardia: circa 200 dal concorso straordinario bis, le altre dalle graduatorie di merito dei concorsi ordinari – spiega Merli –. C’è chi ha partecipato a due canali di reclutamento e ha dovuto rinunciare a uno degli incarichi, oppure è stato chiamato all’infanzia ma nel frattempo era passato di diritto alla primaria. C’è anche il caso di chi ha rinunciato perché assegnato per l’anno di prova in una provincia della regione lontano da casa e magari ha figli piccoli e non ce la fa, ma non sono tantissimi“.

Concentrandoci poi sul solo capoluogo lombardo nelle scuole milanesi su 6.351 posti vacanti sono stati ingaggiati 3.391 insegnanti su posto comune e 2.960 sul sostegno.