Riforma fiscale
Uomo, soldi

Un comunicato della FLC CGIL commenta il ritardo del pagamento del FIS al personale della scuola, anche per quest’anno. Infatti, il sindacato scrive: “Siamo alle solite. Il Ministero non è ancora nelle condizioni di rimpinguare i Pos delle scuole per liquidare quanto dovuto al personale docente e Ata, di ruolo e non di ruolo, per le attività aggiuntive svolte nel corso dell’anno scolastico 2022-23.” Ricordiamo che mentre in genere il pagamento è atteso per il mese di agosto, quest’anno nella migliore delle ipotesi arriverà con emissione speciale a settembre. Ma il sindacato aggiunge altre informazioni.

Accredito FIS: ‘non mancano le risorse’

La FLC CGIL scrive: “Non mancano le risorse, visto che si tratta di quelle del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa il cui contratto è stato siglato ben nove mesi fa e che è stato già sottoposto ai controlli di rito. Già per  riuscire ad ottenere il pagamento di quanto dovuto ai supplenti siamo dovuti intervenire più volte presso gli uffici ministeriali competenti Ora, su nostra sollecitazione, apprendiamo che il Ministero sarà in condizioni di versare i soldi sui Pos il 31 agosto e che il pagamento dovrebbe avvenire con emissioni speciali a settembre“.

Il fatto è che, ad oggi (29 agosto, ndr), non è prevista l’apertura di NoiPa nel mese di settembre. Il sindacato conclude scrivendo: “Vogliamo augurarci che tutti gli Uffici coinvolti, del Ministero dell’Istruzione come del Ministero dell’Economia, siano in grado di svolgere i propri compiti che prevedono, per contratto, le liquidazioni entro agosto di ogni anno. La FLC CGIL vigilerà, come sta facendo in questi giorni, affinché il personale riceva quanto ad esso è dovuto e le scuole, che saranno alle prese con i complessi adempimenti di inizio d’anno, siano messe al più presto nelle condizioni di lavorare gli atti connessi ai compensi. Ma si pone un problema comunque del superamento di un meccanismo farraginoso di controlli sui contratti come sui decreti che si rivela paradossalmente più lento e pachidermico di quello dei decenni trascorsi, quando l’amministrazione non disponeva degli algoritmi della comunicazione e dei calcoli elettronici”.