Il dimensionamento scolastico sta producendo gli effetti immaginati (in negativo), seppur non ovunque. I tagli alla scuola stanno infatti colpendo soprattutto le regioni del Sud, e tra queste troviamo la Sicilia, in cui la situazione è piuttosto allarmante: saranno 100 gli istituti in meno dall’a.s 2023/24.
FLC CGIL: “Riduzione dell’offerta formativa sul nostro territorio”
Sul tema dei tagli alla scuola sono intervenuti, come riporta Il Giornale della Sicilia, Gianna Fracassi e Adriano Rizza, rispettivamente segretaria nazionale e segretario regionale di FLC CGIL, i quali in occasione del seminario organizzato dalla sigla sindacale territoriale siciliana svoltosi ad Enna, ‘Verso il nuovo anno scolastico’, hanno dichiarato:
“Tante preoccupazioni, a partire dalle questioni emergenti, prima fra tutte il tema del dimensionamento scolastico. In Sicilia verranno tagliate 100 istituzioni scolastiche, in Italia il 10% in meno. Questo vorrà dire, soprattutto in tante regioni del Sud, una riduzione della presenza e della diffusione delle autonomie scolastiche nel territorio“.
Infine hanno anche aggiunto: “Riteniamo questa una scelta sbagliata. Lo diciamo insieme ai tanti dirigenti scolastici che insieme a noi in questi mesi ci hanno sostenuto in questa battaglia. Perché non è soltanto una questione banale di spending review, come è chiaro negli obiettivi del governo. Il tema che c’è dietro, ed è importante sottolinearlo, è una riduzione dell’offerta formativa nel nostro territorio, in particolare nel Mezzogiorno e in particolare nelle aree dove invece ci sarebbe più bisogno di scuole.”
Al seminario hanno partecipato anche l’assessore regionale all’istruzione, Girolamo Turano, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro.