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Sta per cominciare un nuovo anno accademico e molti studenti sono al momento impegnati a sostenere il test d’ingresso per accedere alle facoltà a numero chiuso, ma quali sono i corsi di laurea ritenuti mediamente più difficili? Lo rivela una statistica della Durham University.

Quali sono le facoltà più difficili in Italia?

Quando si sceglie a quale corso di laurea iscriversi è fondamentale prendere in considerazione diversi fattori fra cui i propri gusti personali, l’attitudine, le prospettive di impiego e di guadagno, la vicinanza da casa e le possibilità economiche. Ovviamente molti studenti non possono fare a meno di valutare anche quanto un corso di laurea sia difficile. A tal proposito, una recente indagine condotta dalla Durham University in Regno Unito ha mostrato quali sono i fattori in genere usati per stabilire quelle che sono le facoltà ritenute più lunghe e complesse:

  • percentuale di voti bassi;
  • tasso di superamento degli esami;
  • media dei voti;
  • percentuale di studenti fuoricorso.

La classifica

Utilizzando questi parametri è emerso che in Italia ad essere giudicate le facoltà più difficili sarebbero quelle scientifiche. Un dato piuttosto intuitivo soprattutto se si considerano le prove invalsi 2023 che hanno evidenziato come il 50% degli studenti non raggiunga la sufficienza in matematica. Per la precisione, lo studio della Durham University ha indicato come i corsi di laurea più complessi i seguenti:

  • Facoltà medio-difficili: Farmacia, Agraria e Chimica;
  • Facoltà difficili: Medicina, Giurisprudenza, Veterinaria e Ingegneria.

Anche i dati AlmaLaurea confermano questi risultati e pongono l’accento specialmente sui corsi di Ingegneria aerospaziale, Ingegneria fisica, Ingegneria chimica ed Ingegneria elettronica e su quello di Chimica e tecnologia del farmaco, che include i percorsi di Bioscienze e Scienze del farmaco.