Nuovo anno stessi problemi. Concentrandoci anche solo sulle tempistiche delle immissioni in ruolo e delle supplenze non sembrano essere stati rispettati gli obiettivi sbandierati a più riprese dal Ministero dell’Istruzione. La domanda per le supplenze, con la scelta delle 150 preferenze, è stata largamente anticipata, e questo sembrava essere di buon auspicio. E invece siamo arrivati al 1° settembre con i soliti inconvenienti: ritardi nelle assunzioni a tempo indeterminato, errori, rettifiche e prolungamento nell’attribuzione degli incarichi a tempo determinato. Senza contare che assisteremo ad un numero spropositato di supplenze a causa della mancata autorizzazione al ruolo di tutte le cattedre effettivamente vacanti, rigettando anche la proposta dei sindacati di avvalersi del doppio canale di reclutamento anche per i posti comuni. Queste tematiche sono state affrontate nelle scorse ore da Anief.
Marcello Pacifico (Anief): “Siamo alle solite”
Anief ha parlato di 200 mila contratti di supplenza annuali. Numeri, questi, che sottolineano ancora il dilagante problema del precariato scolastico. Inoltre, come si legge nel recente comunicato pubblicato dal giovane sindacato, “se va bene le sottoscrizioni dei contratti, a tempo indeterminato, si effettueranno entro l’inizio delle lezioni. Mentre per quelle a termine i tempi si prevedono lunghi, almeno nelle grandi città e nelle province dove risultano problemi a tutt’oggi.“
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha anche aggiunto: “Sul reclutamento scolastico è il caso di dire che siamo alle solite perché stiamo vivendo la stessa situazione che ha caratterizzato l’avvio delle lezioni degli ultimi anni, con i supplenti convocati anche oltre l’autunno. Le immissioni in ruolo si stanno realizzando sulla metà di posti autorizzati e su un terzo delle cattedre di sostegno GPS.
Questo avverrà fino a quando l’amministrazione non ci darà ragione, dicendo finalmente sì all’estensione del doppio canale di reclutamento e delle immissioni in ruolo da GPS sui posti comuni. La stessa assunzione da Call veloce non è andata come ci si aspettava: perché sono rimasti vacanti 8mila posti su sostegno su 20mila specializzati ed esclusi anche altri 8mila con titoli presi all’estero.”
I casi limite e l’algoritmo imperfetto
In tutta questa situazione emergono i casi limite, in cui i ritardi si stanno protraendo oltre il dovuto. Come sottolinea infatti anche la sigla sindacale le supplenze annuali si sarebbero dovute concludere entro il 31 agosto. Invece non sono ancora note le date di Napoli e Roma, e in Veneto si partirà il 4 settembre.
Le anomalie però non riguardano solo le città maggiori. A Crema e Cremona, ad esempio, un’insegnante di lettere di scuola secondaria di primo grado racconta come le convocazioni per le supplenze al momento abbiano “ignorato” le cattedre di lettere e altre classi di concorso, con l’algoritmo che ha assegnato i posti solo al sostegno.
E poi ci sono le immissioni in ruolo, per le quali c’è chi comincia a perdere le speranze. Una maestra pendolare, come riportato da Il Mattino, è rimasta ancora precaria dopo 4 concorsi vinti e 15 anni di supplenze.
“Serve l’attivazione del doppio canale di reclutamento con la legge di bilancio”
Alla luce di tutto ciò per il sindacato Anief in Italia continua a non essere adottata la direttiva 1999/70/CE, introdotta dal Consiglio europeo proprio per evitare l’abuso sistematico di precariato.
Il giovane sindacato, dopo aver denunciato per la prima volta il 16 gennaio 2010 l’abuso dei contratti a termine dei precari italiani: “Abbiamo deciso di presentare denuncia di deferimento dell’Italia in Corte di Giustizia europea per l’evidente abuso dei contratti a termine. Nel rilanciare i ricorsi per la stabilizzazione e i risarcimenti danni, il nostro sindacato continua a sostenere che serve al più presto, già con la prossima legge di bilancio, l’attivazione del doppio canale di reclutamento del personale scolastico”.