In questi giorni che precedono l’inizio delle attività didattiche, si svolgono tutti quei lavori di organizzazione necessari e propedeutici alle lezioni. Tra questi vi è anche la stesura dell’orario settimanale dei docenti, compito alquanto gravoso, soprattutto quando vi sono varie COE e completamenti orari con altri istituti scolastici. Abbiamo visto che al team designato dal Dirigente Scolastico compete l’elaborazione dell’orario di servizio: cosa succede relativamente agli insegnanti di sostegno? A chi spetta la formulazione dell’orario? Quali i criteri seguiti?
Prassi comune nella formulazione dell’orario del docente di sostegno
In un precedente articolo, abbiamo indicato i riferimenti normativi che guidano la formulazione dell’orario di servizio degli insegnanti e delineato le modalità generali con cui questo viene elaborato. Caso per certi versi diversi rappresenta l’orario del docente di sostegno, la cui stesura dovrebbe seguire dinamiche a parte. Tuttavia, in merito si registra l’assenza di una normativa ben specifica: precisiamo subito, però, che i docenti di sostegno svolgono comunque un numero di ore uguale a quello dei docenti dell’ordine di scuola di servizio.
In assenza di una normativa, ogni scuola segue modalità diverse: nella maggior parte dei casi sono gli stessi docenti di sostegno che elaborano il proprio orario tenendo conto delle esigenze dell’alunno certificato e di quanto emerge dal PEI, seguendo a volte anche dei paletti indicati dalla scuola (come ad esempio includere almeno una prima e un’ultima ora). Il referente di sostegno visiona poi la proposta effettuata dal docente sottoponendola al Dirigente per l’approvazione. Occorre precisare che il giorno libero, che ricordiamo essere ormai una prassi, ma non un diritto, è concordato tenendo conto anche delle esigenze generali dell’istituto (ad es. non possono accavallarsi troppi docenti nello stesso giorno).
Situazioni particolari
Può capitare, tuttavia, che a stabilire l’orario del docente di sostegno sia direttamente lo staff dirigenziale o il coordinatore di classe: in questi casi, si tengono maggiormente conto i bisogni organizzativi della scuola e meno in considerazione quelle degli studenti certificati. In molte occasioni, purtroppo, si verifica infatti che si utilizzi il docente specializzato per la sostituzione dei colleghi assenti e che si richieda la sua presenza in servizio in alcune ore cruciali, come la prima e l’ultima, a volte anche in assenza dell’alunno certificato. Capita anche che nel corso dell’anno tale orario possa subire delle modifiche a cause di nuovi bisogni dell’alunno: se questi sono comprovati e giustificati, occorre allora un riadattamento. Come per ogni cosa, anche in queste circostanze occorre molto buonsenso e la collaborazione da tutte le parti, tenendo sempre comunque presente l’obbiettivo principale: l’inclusione scolastica dell’alunno certificato.