Lunedì 5 settembre 2024 si è svolto l’ultimo incontro fra Governo e sindacati sul tema pensioni. Secondo quanto emerso durante il confronto, sarebbe ormai praticamente confermato il prolungamento di Quota 103 per un altro anno, l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’Ape sociale e la proroga di Opzione donna con alcune modifiche.
Pensioni 2024: esito incontro Governo-sindacati del 5 settembre
Dopo la pausa estiva riparte anche il cantiere sul tema pensionistico. Nel corso dell’incontro del 5 settembre con i sindacati, il Governo ha ribadito la scarsa disponibilità di fondi, sottolineando ancora una volta che le priorità della prossima Legge di Bilancio saranno il taglio del cuneo fiscale e il sostegno alla natalità. Ad ogni modo, non mancherà un certo margine di manovra anche per le pensioni.
L’unica vera certezza da questo punto di vista è la proroga per un altro anno di Quota 103, la misura di anticipo pensionistico che permette ai lavoratori di andare in pensione a 62 anni di età e 41 di contributi. Tuttavia, durante quest’ultimo tavolo il confronto si è concentrato sul lavoro gravoso e sulla tutela previdenziale delle donne, a proposito di cui potrebbero esserci alcune interessanti novità.
Cosa succederà all’Ape sociale e ad Opzione donna
I tecnici del Governo vorrebbero di fatto prorogare l’Ape sociale ampliando la platea dei beneficiari. L’ipotesi sarebbe cercare di garantire l’accesso alla misura anche ad altre categorie di lavoratori, compresi alcuni professionisti. Per quanto riguarda Opzione donna, la stretta sugli attuali requisiti dovrebbe essere leggermente allentata. L’obiettivo sarebbe quello di raggiungere almeno 10-15 mila beneficiarie, senza scendere però al di sotto dei 60 anni con il requisito anagrafico né rinunciare al ricalcolo contributivo dell’assegno.
Nel frattempo, in attesa della Nadef (la Nota di aggiornamento al Def), la questione resta aperta. Ad ogni modo, per recuperare i fondi è possibile che vengano effettuati nuovi tagli sulle pensioni medio-alte. Durante il prossimo incontro previsto per il 18 si discuterà di previdenza complementare.