La ripresa delle lezioni sta spaccando l’opinione pubblica, divisa tra chi chiede un posticipo del rientro a scuola a ottobre e chi addirittura chiede che gli alunni possano tornare in classe anche a giugno e luglio. Ѐ perfino stata avviata una petizione in questo senso da alcune organizzazioni dal titolo “Ristudiamo il calendario. Un nuovo tempo scuola non è più rimandabile”.
Rientro scolastico: pausa estiva italiana la più lunga in Europa
La pausa estiva in Italia dura 14 settimane, e sembrerebbe essere la più lunga a livello europeo. Ma quali conseguenze crea negli studenti?
Il problema principale è la perdita delle competenze acquisite durante l’anno scolastico. Ma non solo secondo le organizzazioni fautrici della petizione. Le vacanze esageratamente lunghe comporterebbero anche disuguaglianze, favorendo l’abbandono scolastico di coloro che provengono da contesti sociali e familiari più disagiati.
Scopo della petizione è sensibilizzare sulla problematica chiedendo una riforma educativa che consideri veramente le esigenze di bambini e famiglie. Questo perchè a detta delle organizzazioni promotrici il calendario scolastico odierno affonda le sue radici in tempi troppo lontani rispetto alle esigenze contemporanee.
Dina Taddia, consigliera delegata di WeWorld, sottolinea proprio questo problema: “Una pausa estiva così lunga moltiplica le disuguaglianze”. Infatti, non tutti avrebbero accesso alle stesse opportunità durante l’estate. Quando la scuola è chiusa, molte risorse diventano inaccessibili, penalizzando i più vulnerabili.
I punti della petizione
La petizione in questione può essere firmata sul sito di WeWorld oltre che sulla piattaforma Change.org.
I punti in cui si articola sono i seguenti:
- Mantenere le scuole aperte in giugno e luglio con attività extra, rivedendo le pause annuali;
- Introdurre obbligatoriamente il tempo pieno dai 3 ai 14 anni in tutte le scuole.