Tutto tace sullo sbandierato concorso ‘straordinario ter’, il cui bando veniva dato per certo entro i primi giorni di settembre. Al riguardo non sono nemmeno stati pubblicati i regolamenti concorsuali, e quando viene accennato l’argomento il Ministro Valditara si limita a ribadire che il bando sarà pubblicato a breve. Intanto i giorni passano e sale l’attesa dei tantissimi insegnanti interessati a prendervi parte. A che punto siamo quindi?
Pascarella (Flc Cgil): “Cortina di silenzio sui concorsi del Pnrr”
Nelle scorse ore a La Tecnica della Scuola è intervenuta Manuela Pascarella, rappresentante sindacale di Flc Cgil, la quale si è espressa sui decantati concorsi del Pnrr:
“Per quanto riguarda i concorsi già annunciati avete visto che c’è stata questa cortina di silenzio, per cui sembra che quelli che dovevano essere i tempi scanditi dall’amministrazione non siano più credibili. A giugno ci avevano detto che puntavano a fare uscire il bando entro settembre. È evidente che questa tempistica oggi è sforata perché se non escono neanche i regolamenti del concorso, figuriamoci se possono uscire i bandi. Abbiamo visto che l’unico che è uscito è stato quello di educazione motoria alla primaria.“
E ancora: “Questi concorsi previsti dal Pnrr non produrranno graduatorie di idonei e non saranno concorsi abilitanti. In questi nuovi concorsi non è previsto che chi supera la procedura si abiliti perché parallelamente a questi concorsi che sono pensati esclusivamente come canale di assunzione a tempo indeterminato viene avviato un sistema di formazione in ingresso che darà l’abilitazione. Per cui o si consegue l’abilitazione con i corsi costituiti ad hoc (60 cfu o 30 cfu per i docenti che hanno i 3 anni di servizio o hanno partecipato allo straordinario bis oppure i corsi da 30 cfu per i docenti ingabbiati) oppure gli altri che parteciperanno al concorso con il requisito dei tre anni, con il requisito dei 24 cfu, quando partiranno con il requisito dei 30 cfu (quelli non abilitanti) una volta vinto il concorso dovranno completare la loro abilitazione e solo al termine di quel percorso formativo la otterranno”.
Doppio canale di reclutamento
L’occasione ha permesso a Pascarella di esprimersi anche sull’andamento dei concorsi degli ultimi anni, lasciando intendere come abbiano dato prova di esiti fallimentari:
“Su un numero di 40mila assunzioni, 12mila provengono dalla prima fascia sostegno e ovviamente annessa la mini call veloce che quest’anno veniva sperimentata. Dei 12mila posti, circa 2.550 derivano da mini call veloce, dunque ha funzionato abbastanza bene.
Si tratta di riflettere seriamente su questi risultati negli ultimi 5 anni ci sono stati ben 7 concorsi con un risultato tutto sommato modesto e prendere atto come di contro le chiamate da Gps funzionano molto bene. Porterei a regime la chiamata da Gps sostegno e non più come una misura transitoria. Parimenti, sarebbe utile estenderla anche al posto comune. Con ben tre concorsi, tantissimi posti rimangono scoperti. Questo significa che i concorsi da soli non ce la fanno a coprire il turnover della scuola”.