Le intenzioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in merito al sostegno alle attività didattiche agli alunni con disabilità sono serie: nel corso di un’intervista a Il TG1, infatti, è ritornato a parlare della riforma su cui sta lavorando con il suo staff. La novità principale sarebbe quella di far permanere i docenti precari sulla stessa sede conferita a tempo determinato per l’intero ciclo scolastico: facciamo insieme il punto della questione qui di seguito.
Il Ministro Valditara ribadisce i buoni propositi sul sostegno
Nel corso della sua intervista a Il Tg1, il Ministro Valditara ha ripreso il delicato tema del sostegno, affermando che il suo ministero sta lavorando affinchè si possa migliorare l’offerta formativa per gli alunni con disabilità. Parlando del prossimo concorso docenti Pnrr, ha chiarito che su 40 mila posti a bando, più di 9000 saranno destinati al sostegno. Il capo del Dicastero di Viale Trastevere ha anche ribadito la riforma del sostegno che vuole portare avanti: “Una novità che voglio introdurre: i docenti supplenti sul sostegno dovrebbero rimanere per l’intero ciclo scolastico dello studente nella stessa sede, su richiesta della famiglia“.
Solo pochi giorni fa, del resto, aveva affermato di voler intervenire sul sistema del conferimento delle supplenze in modo tale da poter tutelare e garantire la continuità didattica dei docenti specializzati: “Stiamo lavorando alla modifica del regolamento per le supplenze, in modo da consentire la conferma dei docenti precari sui posti ricoperti per tutta la durata del ciclo scolastico frequentato dagli studenti con disabilità che sono loro affidati, nel pieno accordo frale famiglie e le istituzioni scolastiche“.
Lavorare per garantire la continuità didattica
Quello della continuità didattica agli alunni certificati è, del resto, un problema molto serio: ogni anno, infatti, il numero dei docenti di ruolo è nettamente inferiore rispetto a quello degli studenti con disabilità e quindi la maggior parte dei posti è ricoperta da insegnanti precari (tanti tra questi sono sprovvisti del titolo di specializzazione). La riforma del ministro Valditara richiamerebbe l’articolo 14, comma 3 del d.lgs. 66/2017 secondo cui si può assegnare ai docenti precari specializzati un nuovo contratto a t.d. dietro richiesta della famiglia e valutato l’interesse dello studente da parte del Dirigente Scolastico.