Piano casa
Piano casa

Una delle regioni in cui più si avverte il caro vita e il caro prezzi è sicuramente la Lombardia. E non solo gli studenti fuori sede fanno fatica a permettersi un affitto visti i prezzi esageratamente alti. Anche docenti e personale ATA, costretti a trasferirsi lontano chilometri dalla propria famiglia, non riescono a sopportare certe spese. Ne è prova, come stanno riportando da mesi i media, la fuga dalla regione lombarda, tra richieste record di pensionamenti, trasferimenti e soprattutto rinunce al ruolo superiori rispetto agli anni precedenti. Di qui la necessità di venire incontro al personale scolastico fuori sede con un ‘piano casa’ che garantisca prezzi calmierati.

‘Piano casa’, per ora ancora nulla di concreto

Il Ministro Valditara si sta attivando con le varie regioni per avviare un confronto finalizzato al raggiungimento di un accordo per il ‘piano casa’, che dovrebbe incentivare docenti e ATA a trasferirsi in città costose, come anche Milano, ma a prezzi di affitti più ragionevoli.

L’11 settembre scorso Valditara si è incontrato con l’assessore regionale alla casa e all’housing sociale Paolo Franco, parlando appunto delle disponibilità abitative per insegnanti e personale scolastico. “L’obiettivo è dare risposte concrete al disagio abitativo di chi lavora per i nostri giovani“. Queste le parole del ministro.

Sebbene però, a detta di Valditara, l’incontro sia stato ‘proficuo‘, allo stato attuale non ci sarebbe ancora nulla di concreto, e siamo già a metà settembre, ad anno scolastico già iniziato. Avere risposte anche tra un mese sarebbe ormai del tutto inutile. Oltre al fatto che la Lombardia non sarebbe l’unica regione coinvolta. La questione riguarda infatti anche altre regioni del nord, come Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna soprattutto.

Il problema quindi è piuttosto ampio e richiede un intervento tempestivo e mirato.