aula tribunale
Martelletto giudice

Nonostante la replica del Cisia e del Mur alle presunte irregolarità avvenute nel corso del test d’ingresso di Medicina 2023, lo studio legale Leone-Fell & C. ha depositato il ricorso collettivo al Tar del Lazio per i primi 350 ricorrenti. Cosa sta succedendo.

Medicina 2023: via libera ai primi 350 ricorsi al Tar

Mentre proseguono gli scorrimenti della graduatoria di Medicina 2023, continua anche la battaglia legale portata avanti da centinaia di studenti in merito alle presunte irregolarità verificatesi durante i TOLC-MED di aprile e di luglio. Come abbiamo infatti già detto, lo studio Leone-Fell & C. ha sollevato a tal proposito la questione relativa alle domande rubate dai database Cisia, successivamente vendute su Telegram per pochi euro. Così adesso, dopo la prima denuncia in procura, c’è stato il ricorso al Tar per i primi 350 candidati. Nel frattempo, anche la polizia postale starebbe indagando sulla vicenda ed avrebbe trovato, come riporta Ansa, i primi riscontri in merito.

Ricorso collettivo o individuale

Molti dei candidati che hanno sostenuto il test d’ingresso di Medicina 2023 e che sono intenzionati a presentare ricorso si stanno domandando se sia meglio scegliere la strada del ricorso collettivo o individuale. Le principali differenze riguardano il prezzo e le modalità di contestazione. Nel primo caso il costo è di circa 500 euro e si va a contestare quelle che sono tutte le irregolarità riscontrate nei test. Nel secondo caso, invece, si può spendere anche 2.500 euro e si vanno ad analizzare le irregolarità specifiche riguardanti il singolo studente. Si ricorda che per entrambe le soluzioni è necessario presentare ricorso entro e non oltre i 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria.