Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervistato a La Repubblica, ha fatto un bilancio del suo operato ad un anno dalla nomina, mostrandosi soddisfatto di quanto fatto finora, non nascondendo però di dover ancora migliorare su molti punti. E intanto ha posto l’attenzione su ‘piano estate‘, ‘piano casa’ e Agenda Sud.
Un’idea di scuola “costituzionale” e la questione delle supplenze
Nell’elencare le misure sul tavolo Giuseppe Valditara ha spiegato la sua idea di scuola: “costituzionale, con lo studente al centro: sembra normale ma è rivoluzionario“.
Non ha mancato poi di affrontare la questione spinosa delle supplenze, continuando a sostenere, contrariamente ai dati più volte ribaditi dai sindacati, che quest’anno saranno 130 mila, contro le stimate 200 mila. Il Ministro dell’Istruzione rivendica un netto miglioramento rispetto all’anno precedente: le assunzioni sui posti autorizzati dal Mef sono il 79,9%, mentre un anno fa erano il 47,3% e le supplenze sull’organico di diritto il 10,9% contro il 15%.
Inoltre, concentrandosi sui posti di sostegno, ha affermato l’intenzione di voler trovare, insieme ai sindacati, una soluzione per permettere ai supplenti su sostegno di chiudere un ciclo scolastico.
Caro vita, piano estate e Agenda Sud
Nel corso dell’intervista Valditara ha affrontato anche il tema del caro vita, che soprattutto al Nord ha portato a molte rinunce sul ruolo. Solo in Lombardia ad esempio sono state mille. E proprio per permettere ai docenti fuori sede di affrontare gli esorbitanti costi il ministro sta pensando ad un ‘piano casa‘. Con la Lombardia ha già avviato un confronto per studiare “una convenzione per alloggi residenziali pubblici già pronti, a prezzi calmierati“.
Quanto al Sud il ministro ha annunciato che il prossimo 11 ottobre si recherà a Caivano per presentare le novità dell’Agenda Sud, “il più importante piano mai fatto per rilanciare la scuola nel Mezzogiorno“. Lo stesso ha ricordato che si tratterà di 256 milioni “per potenziare l’offerta formativa in 2mila scuole. In 245 di queste faremo 10 interventi di rilancio: manderemo più docenti, daremo loro una formazione specifica per lavorare in contesti più difficili, allungheremo il tempo scuola con il potenziamento disciplinare, sport e teatro e altre attività, investiremo su mense e palestre, punteremo sulla didattica laboratoriale. A questo si aggiungono i 25 milioni del decreto Caivano e un miliardo in più di fondi Pon per rafforzare l’Agenda Sud ed estendere alcuni interventi alle scuole delle periferie di città del Centro Nord con problematiche analoghe.“
E infine il piano estate, che entrerà in vigore dal 2024. L’obiettivo è quello di far sì che le famiglie facciano affidamento sulle strutture scolastiche presso cui lasciare i figli durante il periodo di pausa dalle lezioni. Le scuole quindi resteranno aperte per gli studenti che, su base volontaria, desidereranno fare ripasso, sport, lingue e musica.