La risalita dei contagi Covid sta creando nuovamente un clima di tensione. E a far paura è la possibilità che l’ambiente scolastico possa favorire maggiormente la diffusione del virus, causando problemi soprattutto ai soggetti più fragili. Così negli ultimi giorni il dibattito si è concentrato sulla questione degli asintomatici e delle mascherine in assenza di indicazioni da parte del Ministero della Salute. A chiedere chiarimenti sono in particolare i presidi, mentre divisa è l’opinione da parte degli esperti.
Sono necessarie le mascherine senza emergenza sanitaria? E come dovranno comportarsi gli asintomatici?
I dubbi ruotano intorno soprattutto a coloro che, a seguito di tampone, dovessero risultare positivi al Covid ma senza alcun sintomo. Potranno rientrare a scuola e saranno tenuti a indossare le mascherine o è invece consigliabile che restino a casa qualche giorno? I pareri al riguardo sono discordanti.
Alberto Pellai, medico psicoterapeuta dell’età evolutiva dell’Università di Milano, cauto e meno allarmistico. Lo stesso infatti, come ha dichiarato a Repubblica, non ravvisa la necessità nè di isolare gli asintomatici nè di prevedere le mascherine, alla luce anche dell’attuale classificazione del virus la pari di un’influenza. Dall’altro lato
Il professor Massimo Andreoni invece, che lavora a Tor Vergata ed è direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive, si è invece espresso a favore dell’isolamento presso la propria abitazione, a tutela dei più fragili.
Il Ministero della Salute dovrà dare risposte
Chi ruota intorno al mondo scolastico, dai presidi alle associazioni studentesche, chiede l’intervento del Ministero della Salute per risolvere il nodo delle mascherine e degli asintomatici.
Il direttore generale della Prevenzione Francesco Vaia nel frattempo sta lavorando sulla questione e a breve darà le sue indicazioni.