orario di servizio settimanale docenti
orologio orario di servizio

Nelle prime settimane, in quasi ogni scuola le attività didattiche seguono un orario di servizio ancora provvisorio, in alcuni casi anche ridotto, in attesa che entri in vigore quello definitivo. Come abbiamo in più occasioni sottolineato, la formulazione e distribuzione oraria delle materie è una questione molto complessa, poiché deve coniugare esigenze didattiche, disponibilità degli spazi, incastri con le altre scuole in caso di cattedre esterne: molto spesso, accade che si generano attriti tra gli stessi colleghi e malcontenti generali, che dovrebbero essere comunque risolti per poter garantire un clima di lavoro sereno e collaborativo. Cosa fare quando si ritiene di non avere un orario di lavoro equilibrato rispetto a quello dei colleghi?

Normativa di riferimento principale per l’elaborazione dell’orario di servizio settimanale

In primo luogo, ricordiamo che così come stabilito dal  T.U. n. 297/1994, art. 10 comma 4, è compito del Dirigente Scolastico redigere l’orario di servizio settimanale docenti e controllare che non vi siano irregolarità. In genere, ogni DS delega il suo staff o nomina un’apposita commissione che si occupa della formulazione oraria.

Ricordiamo anche che l’art. 28 del CCNL regola l’orario di servizio che ogni docente deve seguire: “In coerenza con il calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l’attività di insegnamento si svolge in:

  • 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia;
  • 22 ore settimanali nella scuola elementare;
  • 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica,

distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.

Cosa fare in caso di problemi

In un precedente articolo abbiamo visto quali in genere sono i criteri che segue chi ha il compito di formulare l’orario di servizio settimanale dei docenti: ma cosa può fare un insegnante che si ritiene di avere un orario non equilibrato, non corretto o con un carico eccessivo rispetto a quello dei colleghi? Ad esempio, con entrate tutti i giorni alla prima ora o uscite all’ultima, o con eccessive ore buca, o con giorni con 5 ore di fila e giorni solo con due?

In primo luogo sarebbe opportuno parlarne con lo staff o con i colleghi designati dal DS per cercare di trovare soluzioni opportune. Se non si riesce, occorrerebbe sottoporre il problema al dirigente, che in caso di scorrettezze o difformità dovrebbe intervenire. Nel caso in cui non è possibile trovare una soluzione, l’interessato deve attenzionare il Regolamento e la contrattazione d’Istituto, dove dovrebbero essere indicate le linee da seguire per la formulazione dell’orario. Occorre sottolineare, tuttavia, che solo per gravi e comprovati motivi un docente può richiedere di modificare l’orario se non per fini didattici.