Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara
Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara

Nonostante sia contraddetto su più fronti il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, continua a dirsi entusiasta, dalle immissioni in ruolo, alla portata delle supplenze, alla riforma degli istituti tecnico-professionali fino al ripristino del voto in condotta. Il ministro ha poi voluto accennare anche alla questione degli stipendi, riconoscendo quanto siano inadeguati per il personale docente, promettendo di volerci mettere mano per poterli portare ad un livello più accettabile.

“Segnali di miglioramento”

Nelle scorse ore abbiamo fatto emergere il problema dei ritardi negli stipendi di alcuni docenti precari destinatari di supplenze brevi. Mancano infatti per alcuni ancora gli accrediti di giugno, e potrebbero ritardare anche gli accrediti per gli insegnanti neoimmessi in ruolo. Su questo aspetto però tutto tace, e dal ministero non sembrano giungere chiarimenti nè aggiornamenti.

Innegabile è invece il tema degli stipendi troppo bassi. Piccoli incrementi ci sono stati i mesi scorsi ma stiamo parlando ancora di briciole. Lo stesso Valditara, ospite il 19 settembre a SkyTG24, all’interno del programma Buongiorno, ha infatti ammesso che servirebbero ulteriori incrementi: “Bisogna credere nella scuola italiana, abbiamo insegnanti di valore, i primi segnali di miglioramento si stanno già avvertendo. Gli stipendi degli insegnanti non sono adeguati, proveremo a fare di più“.

Una promessa quella del Ministro? I docenti ci sperano.

Stipendi e ridotta attrattività della professione di docente

La questione degli stipendi troppo bassi influisce d’altronde anche sulla stessa attrattività della professione. La carenza di insegnanti giovani, qualificati e appassionati, potrebbe diventare un fattore di debolezza e di disparità (sebbene non solo nel nostro Paese), sul quale è bene interrogarsi in anticipo, evitando superficiali sottovalutazioni.

Consapevole anche di ciò il Ministro Valditara ha dichiarato di recente: “Ridare prestigio sociale e autorevolezza è la grande sfida per rendere sempre più attraente questa professione. Dobbiamo motivare i docenti e incoraggiare i giovani migliori a intraprendere questa carriera.”