Torniamo ancora sul dibattito che da tempo si sta scatenando intorno all’algoritmo. Sarà l’ennesimo anno di errori e conseguenti ricorsi da parte dei docenti precari rimasti vittime di un procedimento informatizzato che non sta dando i risultati auspicati, in termini di efficienza e affidabilità. Solo ieri abbiamo riportato la notizia di come il Ministero non ravvisi malfunzionamenti e non ritenga l’algoritmo artefice di errori. Eppure oltre a diffide e richieste di rettifiche i sindacati stanno a più riprese evidenziando un sistema fallace, chiedendo il ritorno alle nomine in presenza.
“Algoritmo semina errori e ingiustizie”
Ad intervenire sul problema dell’algoritmo è stato Saverio Pantuso, Segretario generale della UIL Scuola Lazio, il quale ritiene che quello appena iniziato sia da considerarsi il peggiore degli ultimi 3, facendo le seguenti considerazioni:
“Si sta perseverando con un sistema di nomine che tutto fa fuorché mostrarsi intelligente. Non a caso nel primo turno di nomine numerosi candidati si sono visti scavalcati da colleghi con un punteggio minore. Errore ripetuto anche nel secondo turno. Ed è molto probabile che anche con il terzo turno di nomine la situazione non migliori.
“Come negli anni precedenti sta per partire la giostra dei ricorsi, degli aggiustamenti in corsa. Ma intanto a rimetterci saranno gli studenti che per un professore dovranno attendere ancora qualche settimana. E l’aspetto peggiore di tutta questa vicenda è che le ingiustizie che i docenti precari subiscono per colpa di un sistema inefficace si ripetono puntualmente, nonostante la Uil scuola Rua Lazio chieda da tempo a gran voce che almeno per le aree metropolitane le nomine vengano effettuate in presenza.
Stiamo parlando di oltre 10mila precari annuali solo a Roma, tra loro ci sono docenti che hanno dedicato anni al servizio pubblico educativo e che adesso rischiano l’esclusione dall’insegnamento per le discriminazioni di un algoritmo. Inoltre, molti aspiranti inseriti nelle Gps nell’ambito territoriale di Roma pur avendo chiesto ripetutamente l’aggiornamento del proprio punteggio si è visto poi scavalcato. Questo è accaduto sia con le classi di concorso, sia per coloro che sono nelle graduatorie del sostegno a seguito del completamento del tfa sostegno. E’ necessario fare un passo indietro. E’ necessario che l’Ufficio Scolastico Territoriale, gestisca in modo diverso la complessità di queste nomine. E’ necessario porre riparo all’intelligenza artificiale, se questa non si mostra all’altezza delle aspettative”.
Quanto detto dal sindacalista può essere trasfuso a livello nazionale, sebbene ci siano state province con minori problematiche.