Con Decreto Ministeriale n. 158 del 3 agosto 2023 il Ministero ha introdotto alcune modifiche al DM 35 del 22.06.2020 (recante “Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, ai sensi dell’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92”) e al DM 336 del 23.11.2021 (riguardante la ricostruzione del Comitato tecnico scientifico con compiti consultivi e propositivi sull’attuazione della legge n. 92 del 2019). Il D.M. in oggetto prevede, in particolare, che è prorogato al 30 settembre 2023 il termine per l’integrazione delle Linee guida a cui dovranno conformarsi gli istituti scolastici. Ed è proprio sulle integrazioni delle linee guida che il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) è intervenuto riscontrando ancora una volta criticità, in particolare nei confronti degli insegnanti delle discipline giuridiche ed economiche (classe di concorso A046).
In cosa consisteranno le integrazioni
Innanzitutto va detto che le integrazioni che verranno operate riguarderanno l’introduzione, nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica, anche di interventi mirati a valorizzare maggiormente i contenuti in materia di educazione stradale.
Ulteriori integrazioni riguardano poi le conoscenze di base per la partecipazione piena e consapevole degli studenti alla vita economica della comunità, nel contesto della promozione dell’educazione ad una cittadinanza attiva; e ancora il rafforzamento di elementi di conoscenza in materia educazione alimentare, sport e sviluppo sostenibile.
Insegnamento Educazione Civica, “docenti di diritto ancora una volta penalizzati”
Riportiamo il comunicato di CNDDU, nella persona del Presidente e Professore Romano Pesavento:
“Quanto elaborato dall’equipe di esperti ignora le criticità emerse negli anni di sperimentazione. Ancora una volta si tiene conto solo dei vincoli di bilancio e la relativa trasversalità su cui si fonda l’impianto normativo è demandata ai consigli di classe e referenti di riferimento.
Spiace verificare che, dopo tanta attesa, l’Educazione civica continui ad essere considerata la Cenerentola della scuola pubblica; nonostante l’emergenza educativa costituisca un punto nevralgico della nostra società, a giudicare dai numerosi casi di reati, anche gravi, commessi da minori, si preferisce continuare a banalizzare una disciplina che meriterebbe spazi, risorse, metodologia, professionalità e campi di applicazione prettamente specifici.
I docenti della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche non vengono valorizzati e si preferisce, ancora una volta, galleggiare senza affrontare la questione in maniera operativa e funzionale ai bisogni delle famiglie e degli studenti.
Parcellizzare la materia, in micro tessere da puzzle, in modo da scaricare sui docenti dei vari ambiti unità del programma superficialmente correlate alle proprie UDA, non costituisce un punto di forza, come erroneamente si potrebbe credere; al contrario, restituisce l’immagine di una frammentarietà estrema. Il docente di Diritto, con una programmazione apposita, potrebbe conferire organicità, coesione, unità di intenti a una materia che non dovrebbe essere pensata come un riempitivo.
Il CNDDU invita il Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, a considerare le modifiche normative proposte dalla propria maggioranza e in discussione attualmente in Parlamento, che considerano il personale docente della classe di concorso A046 fondamentale per attuare nella maniera migliore la ridefinizione dell’Educazione civica. Suggeriamo, come abbiamo sempre fatto, in diverse occasioni, di inserire un docente di Diritto in ogni istituto scolastico proprio per consentire garantire un miglioramento dell’offerta formativa.”