Ancora l’algoritmo. La procedura informatizzata divide il ‘popolo’ scolastico tra chi demonizza questo sistema di assegnazione delle supplenze e invoca un ritorno in presenza e chi lo assolve da ogni responsabilità, imputando gli errori agli uffici scolastici. Nel mezzo in ogni caso si trovano i docenti precari che sono rimasti penalizzati. Tra le province coinvolte troviamo Milano, dove gli insegnanti rimasti vittime hanno dato il via ad una mobilitazione con l’appoggio di ADL Cobas Lombardia, presidiando per 5 giorni sui tetti dell’Usp del capoluogo lombardo, per poi sospendere momentaneamente l’occupazione in attesa di riscontri positivi, che poi non sono arrivati. La sigla sindacale ha così comunicato nelle scorse ore che la ‘lotta’ riprenderà a partire dal 26 settembre 2023.
Algoritmo, “diritti lesi di migliaia di lavoratori della scuola”
Mentre il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in un incontro tenutosi i giorni scorsi con i sindacati, ha evidenziato come l’algoritmo funzioni, non ravvisando alcun malfunzionamento, agli uffici scolastici di varie province sono continuate ad arrivare diffide e richieste di rettifica.
A Milano nello specifico molti docenti sono rimasti esclusi dall’attribuzione delle supplenze e la mobilitazione partita il 15 settembre e protrattasi per 5 giorni sembrava aver aperto un varco. La prefettura si era proposta di sollecitare il Ministero affinchè provvedesse col rifacimento delle nomine e a sanare gli errori. Ad oggi però la vicenda si è conclusa con un nulla di fatto. ADL Cobas Lombardia ha così annunciato sulla propria pagina Facebook la ripresa della ‘lotta‘:
“Dal 26 settembre i Precari della Scuola della Provincia di Milano riprendono la lotta contro l’algoritmo che li ha esclusi dall’assegnazione delle supplenze, pur essendo i legittimi destinatari.
Dopo 5 giorni di occupazione del tetto dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Via Soderini, ancora nessuna risposta risolutiva.
Da Martedì 26 riprendiamo a lottare con forme e strategie diverse, senza abbandonare il conflitto e la lotta.”