Intervistato a TGcom24 Antonello Giannelli, presidente nazionale di Anp (Associazione Nazionale Presidi), è intervenuto su diversi aspetti che attengono al mondo scolastico, soffermandosi soprattutto sul reclutamento, sulle modalità utilizzate nelle assunzioni rivelatesi fallimentari e su ciò che in questi anni non ha funzionato.
Giannelli: “Si continua col precariato, serve coraggio”
Giannelli parte con l’evidenziare come l’Italia investa una percentuale di Pil nella scuola significativamente inferiore rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea. “Non c’è abbastanza coraggio per affrontare questioni che risalgono molto indietro nel tempo“. E ciò, volendo fare una considerazione al riguardo, è ravvisabile anche solo nelle poche risorse del PNRR destinate all’istruzione.
Il presidente nazionale Anp è poi stato duro sulle assunzioni, criticando il sistema dei concorsi: “Continuiamo ad insistere con concorsi centralizzati che nei decenni hanno dimostrato di aver fallito.” E sul dilagante precariato ha aggiunto: “I posti ogni anno disponibili sono 30/40mila, vuol dire 100mila in tre anni e noi i concorsi da 100mila posti non riusciamo a farli ogni tre anni, quindi si continua con il precariato.”
Insomma, in definitiva urge una soluzione che modifichi l’attuale ‘macchina’ del reclutamento riducendo progressivamente il precariato. E questa soluzione Antonello Giannelli la individua nelle assunzioni dirette da parte delle singole scuole. In pratica il compito della selezione dovrebbe competere ai dirigenti scolastici. Questo modello, tra l’altro, è già adottato all’estero, dimostrando anche di funzionare. “Se il preside rischia il suo posto di lavoro perché assume qualcuno di incapace, si può stare tranquilli che ci penserà bene.” Così ha concluso Giannelli.