bonus bollette
Lampadine

Lo scorso 25 settembre il Governo ha approvato il cosiddetto Decreto Energia con cui fra le varie misure ha approvato anche la proroga del bonus bollette per l’ultimo trimestre del 2023. Quali sono le novità sugli importi e come inoltrare la richiesta per beneficiare dell’incentivo.

Proroga bonus bollette 2023: i nuovi importi

Il Decreto Energia recentemente varato dal Governo Meloni ha approvato una serie di misure a sostegno delle famiglie che si trovano in una condizione di difficoltà economica. Fra le varie iniziative ha riconfermato il bonus bollette per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 con un abbattimento del 30% della spesa attesa per l’elettricità e del 15% per quella del gas. La misura va ad aggiornare il bonus ai livelli attuali della spesa per luce e gas dal momento che le compensazioni integrative introdotte nella seconda metà del 2021 non sono state rinnovate per l’ultimo trimestre del 2023. Gli adeguamenti andranno a sommarsi al bonus ordinario e saranno differenti in base alla categoria dei beneficiari:

  • nuclei familiari con Isee inferiore ai 9.530 euro: bonus aggiornato erogato al 100%;
  • Isee fino a 15 mila euro: bonus riconosciuto all’80%;
  • famiglie con almeno 4 figli a carico: in questo caso l’accesso al bonus viene garantito anche con un Isee fino ai 30 mila euro.

Si ricorda che l’aggiornamento sarà crescente a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. Per quanto riguarda il gas, l’ammontare del bonus è differenziato in base alla categoria d’uso: è inferiore se il gas è usato solo per cucina e acqua calda, se invece è usato anche per riscaldamento è differenziato per zona climatica (più fa freddo e più aumenta l’agevolazione).

Contributo straordinario e domande

A tutto ciò si aggiunge anche un contributo straordinario per oltre 4 milioni di famiglie che sono già titolari del bonus sociale elettrico. L’importo differirà per numero di componenti per nucleo familiare. Per ottenere il bonus bollette è sufficiente presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Chi fosse in condizione di disagio fisico deve presentare una richiesta specifica ai comuni o ai Caf abilitati.