In ogni scuola ci si accinge alla compilazione del PEI 2023/24, vale a dire del Piano Educativo Individualizzato, documento base da cui partire per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Il nuovo modello proposto genera ancora dubbi nella sua compilazione: per questo motivo il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha implementato una piattaforma ministeriale di riferimento, in cui trovare informazioni utili e risposte alle domande più frequenti: molti docenti, ad esempio, si chiedono come nel concreto deve avvenire la stesura e se è obbligatorio farlo entro il 31 ottobre. Riportiamo le risposte del Ministero ad entrambi i quesiti qui di seguito.
Come dovrà avvenire la redazione del nuovo PEI 2023/24?
Il docente di sostegno deve redigere una bozza del PEI 2023/24e poi la deve condividere con i genitori dell’alunno e con gli esperti dell’ASL? Nella FAQ, il Ministero risponde che “Certamente l’incontro va preparato, ma i dettagli e le competenze vanno definite a livello di istituzione scolastica. È molto probabile che l’insegnante di sostegno svolga in questa fase un ruolo prevalente, ma non esclusivo, perché tutti gli insegnanti della classe vanno coinvolti. Ricordiamo che «La responsabilità dell’integrazione dell’alunno con disabilità e dell’azione educativa svolta nei suoi confronti è, al medesimo titolo, dell’insegnante di sostegno, dell’insegnante o degli insegnanti di classe o di sezione e della comunità scolastica nel suo insieme.
Ciò significa che non si deve mai delegare al solo insegnante di sostegno l’attuazione del “progetto educativo individualizzato” poiché in tal modo l’alunno verrebbe isolato anziché integrato nel contesto della classe o nella sezione, ma che tutti i docenti devono farsi carico della programmazione e dell’attuazione e verifica degli interventi didattico-educativi previsti dal piano individualizzato» (CM 250/1985). Durante l’incontro del GLO si può discutere la bozza di PEI proposta, analizzando eventuali punti controversi e cercando di arrivare a una versione su cui tutti sono d’accordo.
Vi è l’obbligo di approvare il PEI a fine ottobre?
A questa domanda il Ministero ha così risposto: “È una scadenza non perentoria e in casi particolari e motivati si può quindi derogare. Il PEI va approvato “di norma” entro ottobre (decreto art. 7 comma 2 lettera g) e questo significa che è una regola che ammette eccezioni, ma devono rimanere tali. Soprattutto, occorre da subito applicare le misure adatte a una migliore inclusione, che gli insegnanti possono comunque adottare nella loro autonomia didattica. Personalizzazione e individualizzazione, infatti, sono strategie che fanno parte del “fare scuola” per tutti gli alunni”.