Continuiamo con la carrellata di approfondimenti in merito al nuovo percorso di abilitazione. Come abbiamo detto i tempi di attivazione dei corsi, sebbene varieranno da ateneo ad ateneo, sembrerebbero essere stimati intorno ad un inizio tra 60-90 giorni. Ѐ bene però intanto capire come funziona tutto il meccanismo che vi ruota intorno e che porterà all’attivazione degli stessi. Di seguito alcuni chiarimenti sul calcolo del fabbisogno di docenti da abilitare.
Numero di insegnanti commisurato al fabbisogno
Il DPCM che disciplina il nuovo percorso abilitante dà indicazioni in merito al calcolo del fabbisogno di docenti da abilitare. Il Ministero dell’istruzione e del merito comunica al Ministero dell’università e della ricerca, entro il mese di febbraio di ogni anno, il fabbisogno di personale individuato. Tuttavia, quest’anno, in considerazione della necessità di concludere i corsi entro il 31 maggio, è previsto che entro 10 giorni dalla data di adozione del suindicato decreto, il Ministero dell’istruzione e del merito comunica al Ministero dell’università e della ricerca il fabbisogno di personale.
In teoria quindi a breve si dovrebbe conoscere il numero di insegnanti commisurato al fabbisogno.
Come viene calcolato il numero di insegnanti da abilitare
Riprendiamo quanto chiarito dal sindacato Uil Scuola nello schema di approfondimento pubblicato.
L’offerta formativa complessiva delle università e delle istituzioni AFAM è volta a formare un numero di insegnanti abilitati commisurato ai fabbisogni, anche su base territoriale, del sistema nazionale di istruzione, in relazione alle tipologie delle classi di concorso.
Il fabbisogno è stimato, per classe di concorso, tenuto conto:
a) dei posti vacanti della programmazione regionale degli organici al netto dei docenti abilitati nominati a tempo determinato;
b) del contingente di personale docente privo di abilitazione assunto con contratto a tempo determinato su posti disponibili, ma non vacanti, nel triennio precedente;
c) dei posti vacanti e disponibili del contingente del personale docente di scuola secondaria di primo e secondo grado per le scuole italiane all’estero;
d) delle esigenze di personale abilitato delle scuole paritarie e dei percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, quantificate, in caso di impossibilità di determinazione entro il mese di febbraio, in una maggiorazione fino al 30 per cento del fabbisogno stimato sulla base delle lettere a) e b).
secondo questi passaggi:
- Le università e le istituzioni AFAM, secondo le modalità definite dal Ministero dell’università e della ricerca, indicano, in un’apposita banca dati, il potenziale formativo su base triennale per ciascun percorso, adeguato a garantire la selettività delle procedure concorsuali, con riferimento alle singole classi di concorso, sulla base del fabbisogno.
- Con decreto del Ministro dell’università e della ricerca, da adottarsi ogni anno sentito il Ministro dell’istruzione e del merito, è individuato il livello sostenibile di attivazione dei percorsi di formazione iniziale, tenendo conto sia del fabbisogno che del potenziale formativo indicato dalle università e dalle istituzioni AFAM.
Vengono poi fatte ulteriori precisazioni:
- Se il numero delle domande di ammissione ai percorsi di formazione iniziale per specifiche classi di concorso eccede il livello sostenibile, le università e le istituzioni AFAM possono programmare a livello locale l’accesso a tali percorsi con le modalità individuate dal decreto.
- Bisognerà attendere un ulteriore decreto per conoscere gli eventuali criteri e le modalità della selettività delle procedure di accesso ai percorsi.