Da quando è stato introdotto l’algoritmo ha fatto parlare di sè nell’attribuzione delle supplenze da Gae e Gps. Anche l’a.s 2023/24 è stato caratterizzato da diffide, ricorsi e malcontento generale da parte dei docenti precari di ogni ordine e grado. Su più fronti viene infatti richiesto un ritorno in presenza, senza che però questa possibilità sia mai stata presa in considerazione da viale Trastevere, sebbene col personale ATA le nomine siano già tornate in loco. Dal canto suo il Ministero difende la procedura informatizzata, promettendo comunque di proseguire lungo la strada delle migliorie.
Supplenze a.s 2023/24, l’algoritmo ha operato correttamente
La risposta del Ministero a favore dell’algoritmo è arrivata alla redazione dell’Orizzonte Scuola. Il caso era stato sollevato in particolare dall’insegnante Silvia Sciancalepore, che tramite una lettera aperta rivolta al Ministro Giuseppe Valditara, aveva espresso perplessità riguardo all’attuale sistema di reclutamento dei docenti, mettendo anche in dubbio il modus operandi di un algoritmo che non riconoscerebbe merito e investimento degli insegnanti stessi.
La lettera in questione evidentemente è stata letta dal Ministero, tanto che alla testata è giunta una risposta da parte del Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Carmela Palumbo, la quale ha espresso un commento sul sistema delle nomine.
La dirigente ministeriale ha chiarito che l’algoritmo ha operato correttamente sulla base della normativa vigente, che equipara a rinunciatari coloro che non trovano sedi disponibili fra quelle richieste nel proprio turno di nomina. La stessa ha inoltre delineato i miglioramenti apportati al sistema per l’anno scolastico 2023/2024, che hanno permesso di gestire un numero significativo di posizioni in un breve lasso di tempo – oltre 40 mila nomine in ruolo e 160 mila supplenze effettuate in due mesi. Il capo dipartimento ha enfatizzato che tali miglioramenti hanno favorito l’assegnazione dei posti, con una copertura delle supplenze del 90% già a metà settembre. Inoltre, circa 90 mila supplenze hanno riguardato il sostegno, evidenziando l’importanza data a questa area.
Gli errori
La dirigente Carmela Palumbo non ha poi escluso il verificarsi di errori, imputabili principalmente alla non completa ricognizione delle sedi disponibili o all’espressione incompleta o erronea delle preferenze da parte dei candidati. Insomma, gli errori riscontrati in alcune province sarebbero più di carattere umano che informatico.
Dalla risposta si apprende però anche come le intenzioni del Ministero siano quelle di procedere nella continua messa in atto di migliorie per affinare il processo di reclutamento, pur mantenendo una gestione informatizzata che, secondo il Ministero, ha mostrato miglioramenti notevoli.
Resta comunque il dato di fatto del sentimento di malcontento generale da parte degli insegnanti, tanto che le impressioni dell’insegnante Sciancalepore sono condivise da tutto il personale docente, soprattutto con riguardo alla necessità di una maggiore trasparenza e comunicazione efficace nel sistema di nomina.