Secondo i programmi del Governo, il testo della Legge di Bilancio 2024 dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri il prossimo 16 ottobre, ma quali saranno in particolare le misure contenute sul fronte pensioni? Nonostante a disposizione ci siano 22 miliardi di euro, è altamente probabile che a livello pensionistico vengano apportati solo alcuni piccoli interventi.
Pensioni 2024: le misure nella prossima Legge di Bilancio
Benché nell’ultimo periodo siano circolate interessanti novità sulla Riforma delle pensioni, è probabile che all’interno della Legge di Bilancio 2024 ci sarà spazio esclusivamente per qualche piccolo aggiustamento come già accaduto lo scorso anno. Per quanto riguarda l’uscita anticipata, il Governo utilizzerà le risorse risparmiate quest’anno per prorogare Quota 103 almeno per altri 12 mesi. I lavoratori potranno quindi andare in pensione con 62 anni di età e 41 di contributi versati.
Anche l’Ape sociale, in scadenza il prossimo 31 dicembre, verrà confermata per un altro anno. A tal proposito, c’è la possibilità che venga ampliata la platea dei beneficiari arrivando ad includere un maggior numero di mansioni gravose. Rimane ancora in dubbio il futuro di Opzione donna per cui non è ancora stata presa una decisione definitiva. Da un lato le lavoratrici vorrebbero ritornare ai requisiti precedenti, dall’altro potrebbe esserci l’introduzione di una sorta di Ape donna. Nessuna certezza nemmeno per la pensione di garanzia, anche se il Governo starebbe cercando di introdurre nuove agevolazioni per chi ricorre alla pensione complementare.
Novità sugli importi
La Legge di Bilancio andrà inoltre a stabilire l’adeguamento degli importi pensionistici al costo della vita garantito dalla rivalutazione annuale, per cui è stato stimato nel 2024 un tasso del 5,4%. Un’altra certezza sembrerebbe riguardare l’aumento delle pensioni minime. Già la scorsa manovra aveva alzato dell’1,5% gli assegni più bassi. Nel 2024 si passerà ad un aumento del 2,7% per tutti coloro che percepiscono il trattamento minimo, mentre per gli over 75 sarà prorogata la rivalutazione straordinaria del 6,4%.