Mancano ancora diversi passaggi prima che i percorsi abilitanti possano partire. Una volta infatti che le università si saranno accreditate dovranno aprire un bando per permettere ai docenti interessati di iscriversi. Non sapendo quindi di quanto si potranno protrarre le tempistiche, coloro che stanno lavorando si chiedono come potranno presentare la domanda dei permessi delle 150 ore per il diritto allo studio. Solitamente infatti la data di scadenza prevista per l’inoltro della richiesta è fissata al 15 novembre di ogni anno (salvo diverse indicazioni da parte degli uffici scolastici competenti). Facciamo quindi chiarezza.
Permessi studio, cosa dice la normativa
I permessi studio hanno una normativa generale che spesso è integrata a livello regionale con criteri specifici.
I permessi sono concessi per la frequenza di corsi finalizzati al conseguimento di titoli di studio in corsi universitari, postuniversitari, di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studi legali o attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico.
La normativa generale di riferimento è quella contenuta nel D.P.R n. 395/1988, richiamato dal CCNL del 2007. Questa normativa è integrata dai contratti integrativi regionali che ne definiscono nel dettaglio le condizioni di utilizzo.
Può usufruire dei permessi studio tutto il personale docente, educativo e ATA assunto con contratto a tempo indeterminato e anche determinato per l’intero anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, nonché quello ad esso equiparato. Non sono invece rivolti ai precari con contratto di supplenza breve.
Come muoversi aspettando i percorsi abilitanti: è possibile la richiesta dei permessi studio con riserva?
Al momento non possiamo ancora sapere se sarà possibile presentare richiesta dei permessi studio entro il termine indicato. In alcuni casi però è stata concessa la possibilità di presentare la domanda con riserva in attesa di iscrizione ad un corso oppure prevedendo l’apertura di finestre ad hoc per percorsi banditi dopo la scadenza della domanda stessa.
In merito alla richiesta con riserva infatti questa riguarda di solito due fattispecie:
- chi risulta già iscritto a uno dei corsi che dà diritto alla fruizione dei permessi ma non è ancora in servizio su una supplenza annuale;
- chi è già in servizio su una supplenza annuale ma è ancora in attesa dell’attivazione dei relativi corsi (es: TFA, PAS, corso di specializzazione su sostegno).
Il caso dei percorsi abilitanti ricadrebbe quindi nella seconda casistica. Occorre quindi attenzionare i CIR (Contratti Integrativi Regionali) e gli avvisi dei vari uffici scolastici provinciali.
Molti precari stanno chiedendo a gran voce l’ammissibilità con riserva dei permessi studio, perchè altrimenti i percorsi abilitanti, se attivati troppo in là, finirebbero per essere rivolti solo a quei docenti privi di supplenza o con contratto breve.