Il bando del primo dei concorsi del PNRR dovrebbe uscire nelle prossime settimane. Si stima che i partecipanti possano aggirarsi intorno ai 100mila. Nei primi mesi del 2024 si attenderà poi il secondo dei concorsi della fase transitoria, che estenderà la partecipazione anche a coloro che avranno conseguito almeno 30 dei 60 cfu previsti dalla nuova disciplina per ottenere l’abilitazione. Concentrandoci però su quello che dovrebbe partire a breve facciamo il punto della situazione chiarendo alcuni dei dubbi ancora circolanti tra gli aspiranti: sarà prevista una prova preselettiva? Di seguito alcuni chiarimenti.
La novità del processo di selezione: è ancora prevista la prova preselettiva?
Si attende di capire quanti saranno con esattezza i posti messi a bando. Finora sappiamo solo con certezza che il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 settembre 2023 ha autorizzato 30.216 posti, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno. Nelle intenzioni del Ministro Valditara ci sarebbe però anche quella di aggiungere ulteriori 10 mila posti. Su questo aspetto si avranno risposte ovviamente entro la pubblicazione del bando.
Ma la novità che caratterizza questo concorso è rappresentato dall’eliminazione della prova preselettiva rispetto a quanto previsto nelle edizioni precedenti. I candidati sosterranno quindi una prova scritta seguita da una prova orale, dopo un anno di tirocinio:
- la prova scritta consiste in più quesiti a risposta multipla. I quesiti hanno l’obiettivo di valutare le conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, informatico e linguistico (inglese). Il numero di quesiti, la durata complessiva della prova e l’assegnazione dei punteggi saranno determinati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito alla pubblicazione del bando;
- la prova orale valuta invece le conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto richiesti. Nella prova orale si valutano anche le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento, eventualmente anche attraverso un test specifico, costituito da una lezione simulata.