Per i docenti che venivano assunti in servizio presso plessi di istituti scolastici dislocati su piccole isole era prevista l’attribuzione dell’indennità di sede disagiata, avente natura accessoria, a prescindere che il contratto fosse a tempo indeterminato o determinato. La somma spettante annualmente a ciascun docente veniva calcolata dividendo l’importo complessivo assegnato all’istituzione scolastica per il numero di docenti
in servizio presso plessi siti nelle piccole isole. L’indennità spettava in modo continuativo a decorrere dall’effettivo inizio dell’attività lavorativa presso la sede di servizio disagiata. Il compenso complessivo spettante veniva poi corrisposto in proporzione ai giorni effettivamente prestati dallo stesso. Questo bonus non è più previsto. Anief è quindi pronta con le diffide.
Pacifico: “Ministero approvi decreto che torni ad attribuire il bonus isole”
Sulla questione della mancata corresponsione del bonus isole è intervenuto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Il docente che insegna nelle isole deve avere un bonus economico adeguato proporzionale al disagio reale che deve affrontare ogni giorno in condizioni di lavoro effettivamente disagiate”. In occasione di un’assemblea Anief tenutasi a Lampedusa alla presenza di centinaia di insegnanti Pacifico ha poi ribadito: “Il Ministero deve approvare con decreto una norma che attribuisca il bonus isole a 3 mila insegnanti anche per il 2023, non comprendiamo perché l’emolumento non sia stato confermato”.
Anief, pertanto, si rivolge a tutti coloro che non hanno ancora ricevuto il bonus per chi insegna nelle isole per l’anno 2022, invitando a presentare diffida. Per l’anno in corso invece, tutti i docenti in servizio nelle isole possono chiedere di sbloccare il bonus isole 2023.