Aumenti compensi componenti commissioni concorsi
Aumenti compensi componenti commissioni concorsi

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha convocato in data odierna le organizzazioni sindacali per fornire l’informativa in merito alla bozza di decreto che definisce i compensi da corrispondere al presidente, ai membri e al segretario delle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici banditi dal MIM successivamente all’entrata in vigore del DL 75/2023, per il reclutamento del personale dirigenziale, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, nonché al personale addetto alla vigilanza delle medesime prove concorsuali e al referente informatico d’aula in caso di procedure informatizzate. Per i membri delle commissioni dei concorsi connessi all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e al conseguimento dell’obiettivo PNRR M4C1-14 sono riconosciuti ulteriori compensi premiali al fine di assicurare la conclusione delle operazioni concorsuali nei termini stabiliti dal Piano medesimo.

Tariffe compensi modulate in base a ruolo e livello istruzione dei componenti

In base a quanto riporta il sindacato Flc Cgil, dalla bozza di decreto emergerebbe che le tariffe dei compensi sarebbero rapportate in base al ruolo e al livello di istruzione dei componenti delle commissioni concorsuali, secondo il seguente il schema:

a) euro 1.600,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il reclutamento del seguente personale: docente della scuola dell’infanzia e primaria; docente diplomato degli istituti secondari di secondo grado; personale ATA appartenente al profilo di area B o categorie equiparate;

b) euro 1.800,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il reclutamento del seguente personale: docente laureato degli istituti secondari di secondo grado; docente di istituti secondari di primo grado; personale ATA appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate;

c) euro 2.000,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi relativi al reclutamento dei dirigenti scolastici.

I compensi qui indicati sono aumentati poi del 10% per i presidenti delle commissioni esaminatrici e ridotti della stessa percentuale per i segretari delle commissioni stesse. I membri aggiunti alle commissioni percepiranno invece il 50% del compenso base. Oltre ai compensi base sono poi previsti anche compensi integrativi legati alle prove scritte e orali. Per ogni elaborato esaminato o candidato intervistato infatti, il compenso varia da 0,80 a 1,00 a seconda della categoria del concorso. Questi compensi vedono inoltre un incremento dell’80% qualora sia prevista una prova pratica nell’ambito della prova orale.

Le criticità evidenziate da Flc Cgil

Alla luce di tutto quanto esposto Flc Cgil ha espresso alcune osservazioni e criticità, pur apprezzando che il Ministero abbia pensato di procedere ad una revisione dei compensi delle commissioni, “che risultano ormai anacronistici rispetto alle responsabilità e alle competenze a loro richieste.” Non mancano però perplessità in merito ad alcuni aspetti importanti, tra cui la questione dell’esonero e il rispetto delle tempistiche per poter godere del compenso pieno:

Continua a non essere prevista nessuna forma di esonero anche parziale per i componenti delle commissioni. Questa criticità si estende rispetto all’utilizzo del personale ATA, i cui carichi di lavoro risultano fortemente accresciuti anche per effetto delle recenti modifiche normative; pertanto, ribadiamo la necessità che la funzione di segretario delle Commissioni giudicatrici sia svolta con esonero dal servizio.

Ci lascia perplessi il fatto che si continuino a differenziare, in una visione completamente anacronistica, i compensi dei componenti le commissioni in base al tipo di concorso, ovvero se si tratta di reclutare docenti della scuola primaria/infanzia/secondaria/dirigenti o Ata di profilo B,C o D. Occorrerebbe inoltre chiarire cosa accade ai compensi delle commissioni dei concorsi PNRR in caso non completino le procedure nei tempi indicati, poiché il decreto chiarisce che i compensi saranno pagati in misura piena solo laddove si concludano i lavori entro 120 giorni dalla pubblicazione dei risultati della prova scritta e vengano esaminati almeno 125 candidati al mese.”