Come abbiamo più volte sottolineato, docenti e ATA, sia di ruolo che non, hanno diritto a tre giorni di permesso al mese per assistere un familiare disabile grave: l’articolo 15, comma 6, del CCNL 2007, confermato dal Contratto 2016/18 rappresenta il riferimento normativo per gli insegnanti, mentre l’art. 32, comma 1, del CCNL Istruzione e Ricerca del 19.04.2018 norma i permessi 104 per il personale ATA. Cosa succede nel caso in cui tali permessi confluiscano o siano preceduti/seguiti da giorni di ferie? Cerchiamo di fare chiarezza insieme qui di seguito.
Permessi 104 e ferie
Precisiamo subito che i giorni di permesso 104 e quelli per ferie rappresentano due diritti diversi che non influiscono l’uno sull’altro, sia nel caso in cui tali permessi vengano fruiti dai lavoratori stessi, sia se questi li utilizzano per assistere familiari in condizioni di disabilità. Nel concreto, se un docente o ATA dovesse usufruire dei tre giorni di permesso mensili previsti dalla Legge 104, nello stesso mese può richiedere anche le ferie spettanti, senza subire trattenute o decurtazione di giorni. Pertanto, durante i permessi, continueranno a maturare l’anzianità di servizio, la tredicesima e il TFR. Se durante il periodo di ferie richieste il personale ha la necessità di assistere il familiare per cui ha diritto dei permessi 104, le ferie si interrompono e devono essere recuperate e godute in altro momento, in accordo con il Dirigente Scolastico.
È possibile usufruire continuativamente di ferie e permessi?
Non essendoci a livello normativo un limite specifico che indichi quando si possono usare i permessi 104, è possibile richiedere le ferie subito dopo e viceversa: del resto, come abbiamo visto, ad inizio anno è legittimo che il DS richieda nei limiti del possibile la programmazione dei suddetti permessi. È possibile altresì un periodo di assenza continuativa, stando però attenti a fare l’uso corretto per cui si richiedono i permessi: i lavoratori devono comunque trovarsi nella stessa città in cui vi sono i familiari da assistere, o se fuori sede, esserlo per prestare assistenza a questi in determinate circostanze (che esulano dalla vacanza).