Ministro Valditara sulla cattedra inclusiva
Ministro Valditara sulla cattedra inclusiva

Il Governo conferma gli interventi urgenti da attuare nelle aree disagiate del Paese, anche incentivando gli insegnanti con risorse e punteggio aggiuntivo”. A dichiararlo è stato oggi il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante un’audizione tenutasi alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza urbana. Particolare attenzione è stata dimostrata anche alla problematica della dispersione scolastica, particolarmente diffusa in alcune zone del Mezzogiorno.

“Fuga dalle aree più difficili”

Noi abbiamo un dramma: quello della fuga dalle aree più difficili. Nessuno vuole andare a insegnare e io ammiro e apprezzo quei docenti che sino a oggi hanno svolto direi eroicamente le loro funzioni, il loro servizio, in aree difficili del nostro Paese. Noi dobbiamo incentivarli con risorse, dobbiamo incentivarli anche con punteggio aggiuntivo: vai in certe aree di frontiera avrai un punteggio aggiuntivo”. Queste le parole del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Ci vuole una visione nuova di scuola, che sia il motore, il centro moltiplicatore dello sviluppo del territorio. La scuola che noi vogliamo costruire è una scuola su cui cerchiamo anche di investire le risorse che non sono non soltanto Pnnr ma anche le risorse nostre ministeriali che abbiamo individuato. La scuola deve saper essere un centro che moltiplica lo sviluppo dell’intero territorio ecco perché la scuola aperta, ecco perché la scuola che sa coinvolgere i cittadini”, ha così concluso Valditara.

Marcello Pacifico (Anief): “Ora si passi alla fase 2 con modifiche ad hoc della Legge di Bilancio”

Anief ha ben accolto l’interesse di viale Trastevere per le aree disagiate del Paese, compresi gli incentivi rivolti ai docenti che insegnano in questi territori. Il sindacato ha però sottolineato l’esigenza di ulteriori interventi per la scuola, e la legge di bilancio sarebbe proprio l’occasione per inserirvi misure ad hoc.

“Quella di potenziare gli organici del personale è una mossa azzeccata ma se l’impostazione della legge è buona, con la Legge di bilancio 2024 bisognerà intervenire per ampliare e confermare per tre anni l’organico aggiuntivo, oggi assicurato solo per poco più di due mesi e per meno di 9 mila unità. È chiaro che occorrono ulteriori risorse per formare il personale e assegnare delle indennità adeguate, in proporzione, su questo ha ragione il ministro, alle difficoltà incontrate nei territori ad alto rischio dispersione. Come sindacati, sono anni che chiediamo una specifica indennità di per chi lavora in sedi scolastiche lontane da casa: dovrebbe valere sia per i precari sia per chi è di ruolo, così come avviene in altri comparti a partire dai metalmeccanici.

Riteniamo che però la priorità non è quella di incentivare chi rimane fermo per tre anni, ma cancellare i vincoli sulla mobilità del personale. Come pure quella di introdurre un piano straordinario di immissioni in ruolo con il doppio canale di reclutamento con lo scorrimento delle graduatorie per le supplenze: questo porterebbe immissioni in ruolo sicure a chi ha competenze acquisite negli anni, garantendo quindi pure la continuità didattica. Le assunzioni dovrebbero anche riguardare i posti in deroga: piuttosto che gli incarichi pluriennali la strada da percorrere è quella della creazione di un unico organico di diritto”. Questo il commento del presidente nazionale Anief Marcello Pacifico.