intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale sta entrando a far parte delle nostre vite e di vari settori lavorativi, spesso anche col timore di un suo uso incontrollato. In ambito scolastico, in particolare, ci si chiede come potrà entrare a tutti gli effetti a far parte della didattica e come potrà stravolgere l’insegnamento. Questo è uno dei principali punti emersi nel recente convegno sull’insegnamento dell’informatica organizzato dall’Accademia dei Lincei. 

Intelligenza artificiale: il Ministero dovrà accompagnare verso la trasformazione

Dall’Accademia dei Lincei si profila il timore di come il Ministero possa accompagnare verso la trasformazione della scuola, a cui l’intelligenza artificiale inevitabilmente condurrà. Uno degli obiettivi principali del convegno dell’Accademia è stato soprattutto quello di sollecitare la creazione di corsi di informatica specifici per gli insegnanti al fine di promuovere l’insegnamento dell’informatica nelle scuole. Modificare i programmi scolastici sarà invece un processo lungo che richiede il coinvolgimento dei docenti e un periodo di sperimentazione

In occasione del citato convegno è emerso anche come sia importante definire chiaramente cosa gli studenti dovrebbero imparare in campo informatico e come questo dovrebbe essere insegnato in modo efficace. Insomma, il passo verso un pieno ingresso dell’IA in classe sembra essere ancora lungo, soprattutto vista la necessità della gradualità con cui dovrà essere introdotta. Spetterà però proprio al Ministero accompagnare verso questo risultato.

Sul fronte opposto ai timori troviamo poi chi vede nell’intelligenza artificiale un’opportunità anzichè una minaccia. Di questo parere Paolo Atzeni dell’Università Roma Tre e dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, secondo cui questi sistemi IA già esistono e sono accessibili a chiunque. Secondo Atzeni inoltre gli insegnanti non possono più pensare di vietare l’uso di tali sistemi; invece, devono imparare a sostenerli e guidare gli studenti nell’uso responsabile.