Riforma voto in condotta
Riforma voto in condotta

Con la riforma del voto in condotta è chiaro l’intento del Ministro Valditara, volto a portare i giovani d’oggi a responsabilizzarsi e a capire la gravità di alcuni comportamenti. Concetto, questo, ribadito anche in occasione del suo intervento al festival ‘Luce!’ a Firenze, promosso da QN – Quotidiano Nazionale. Valditara ha espresso infatti la necessità di trasmettere un messaggio forte agli studenti riguardo le conseguenze delle loro azioni. Il ministro ha così criticato l’approccio tradizionale della sospensione, evidenziando come tale metodo possa non indurre alla riflessione, ma piuttosto offrire una sorta di vacanza non voluta. Di qui l’urgenza di ‘cambiare registro’.

L’importanza della consapevolezza

Secondo il Ministro Valditara serve un approccio più costruttivo rispetto a quello messo in atto finora. Gli studenti devono infatti iniziare a prendere consapevolezza del valore di far parte di una comunità. E la scuola è proprio il luogo ideale in cui poter meglio sperimentare questo modus operandi. Con un voto in condotta penalizzante gli studenti saranno maggiormente incoraggiati ad analizzare e comprendere i motivi dei loro comportamenti inappropriati.

Insomma, la disciplina, alla luce degli accadimenti degli ultimi tempi, deve tornare a essere al centro del percorso formativo scolastico.

Riforma voto in condotta: come si articolerà?

Con il disegno di legge approvato a settembrechi prende 6 sarà rimandato a settembre e dovrà presentare un elaborato critico in materia di Cittadinanza; se succede in quinta superiore, dovrà trattare l’elaborato nell’Esame di Stato. In pratica il 6 è considerato come un ‘debito’ da recuperare. Chi invece si ritroverà il 5 questo varrà come bocciatura. La condotta sarà quindi cruciale per la promozione di uno studente. Torna preponderante il rispetto delle norme sul comportamento.

Solo chi prende 9 o 10 in condotta avrà diritto a ottenere il massimo dei crediti scolastici che andranno poi a fare media nel calcolo del voto finale di Maturità. Previsto il voto in condotta anche alle medie, e farà media: finora invece era espressa tramite un semplice giudizio.

Cambiano inoltre anche le sospensioni: l’alunno che ha subìto fino a due giorni di sospensione dalle lezioni svolgerà attività scolastiche su temi legati ai comportamenti messi in atto con elaborato finale. Nel caso invece di sospensioni più lunghe dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso delle strutture convenzionate (da intendersi come attività di volontariato). L’attività potrà anche proseguire se lo stabilirà il consiglio di classe.

Sulla riforma in questione era intervenuta anche la Premier Giorgia Meloni, manifestando la propria soddisfazione con queste parole: “Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo la autorevolezza dei docenti.