Pensioni donne
Donne

Se in un primo momento Opzione donna era sembrata non rientrare nel capitolo pensioni all’interno della Legge di Bilancio 2024, il Governo potrebbe essere adesso pronto a fare marcia indietro. Pare infatti che l’ultima bozza della manovra confermi l’attuale misura di anticipo pensionistico per le donne, ma con dei nuovi requisiti.

Legge di Bilancio 2024, pensioni: torna in gioco Opzione donna

Al contrario di quanto precedentemente ipotizzato, il Governo sembrerebbe essere al momento intenzionato a confermare Opzione donna anche per il 2024, magari affiancata dal fondo unico di cui si è parlato nell’ultimo periodo. Per quanto riguarda i requisiti, resterà invariata la platea delle beneficiarie, così come la soglia contributiva. A cambiare sarà invece il limite anagrafico che verrà innalzato di un anno. Ciò significa, quindi, che l’anno prossimo potranno usufruire di Opzione donna le lavoratrici con 61 anni di età e 35 di contributi versati, che siano anche:

  • caregiver, cioè coloro che assistono da almeno 6 mesi un famigliare con handicap grave;
  • invalide almeno al 74%;
  • lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.

Resta inoltre attivo lo sconto di uno o due anni per le lavoratrici con uno o più figli.

Le altre misure

L’ultima bozza della manovra sembrerebbe invece confermare le altre vie d’uscita anticipata finora prese in considerazione. Vale a dire, quindi, Quota 104 con 63 anni di età e 41 di contributi, l’Ape sociale con 63 anni e 5 mesi, Quota 41 per i lavoratori precoci e la pensione anticipata ordinaria con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne).