cattedre inclusive
inclusione scolastica

L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è da sempre stato uno dei temi più caldi del mondo della scuola e a cui dedichiamo continua attenzione: come sappiamo, tanti sono i nodi da sciogliere in merito, dalla precarietà e insufficienza numerica dei docenti di sostegno specializzati, alla continuità didattica per gli studenti certificati, al ruolo dato all’insegnante di sostegno. Ritorna alla ribalta la questione delle cattedre inclusive o mista: una proposta di legge ridefinirebbe l’organico docenti nell’ottica della corresponsabilità dell’alunno con disabilità e di maggiore professionalità. Di seguito il punto.

Proposta di legge sulle cattedre inclusive

Durante il convegno promosso da AirDown (all’interno del progetto MICHI patrocinato dall’Università del Molise), è stato presentato un nuovo progetto di legge sottoscritto da Massimo Nutini, Evelina Chiocca, Raffaele Iosa, Paolo Fasce, Dario Ianes, che mira alla creazione di cattedre inclusive, vale a dire alla ridefinizione dell’organico dell’autonomia, in cui un docente su posto comune svolgerà delle ore anche su posto di sostegno e un insegnante di sostegno sarà impiegato in parte anche sulla propria disciplina.

Nel testo della proposta, infatti, è possibile leggere: “Tutti i docenti incaricati sui posti comuni e sui posti disciplinari delle scuole di ogni ordine e grado effettuano una parte del loro orario di servizio con incarico su posto di sostegno, mentre tutti i docenti in servizio con incarico su posto di sostegno nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria effettuano una parte del loro orario di servizio su posto comune e tutti i docenti in servizio con incarico su posto di sostegno nella scuola secondaria di primo e di secondo grado effettuano una parte del loro orario di servizio su posto disciplinare coerente con la propria classe di concorso. 

Modalità di attuazione

La proposta è introdotta con un progetto di legge in modo che la scuola e i docenti stessi possano essere sostenuti da una serie di garanzie, che riguardano le dotazioni organiche, un piano straordinario di formazione, fino all’attivazione di nuove strutture come il “coordinamento pedagogico”, previsto a livello di singola istituzione scolastica e a livello di ambito territoriale. Un’impostazione, quindi, che pone al centro le singole istituzioni scolastiche, valorizzandone l’autonomia organizzativa, didattica e curricolare nello sviluppo delle forme di flessibilità ritenute maggiormente idonee”.

La costituzione delle cattedre inclusive dovrebbe avvenire gradualmente e potrebbe non interessare tutti gli insegnanti: i docenti con oltre venticinque anni di servizio e/o di età superiore ai sessanta anni potrebbero esserne esentati, fatto salvo che non scelgano di partecipare volontariamente in modo attivo a questa nuova iniziativa.