Abbiamo parlato pochi giorni fa della possibilità non più riconosciuta ai supplenti brevi di presentare ricorso per poter ottenere gli arretrati della carta del docente. Ha destato in ogni caso entusiasmo la recente sentenza della Cassazione il cui ricorso era patrocinato dai legali del sindacato Anief, Nicola Zampieri, Walter Miceli e Fabio Ganci. La decisione ha riconosciuto il diritto alla Carta del Docente anche ai precari con contratto di supplenza al 30 giugno. Possiamo quindi dire che il bonus verrà esteso anche a questi insegnanti? Facciamo chiarezza.
Precari 30 giugno, potranno ottenere la carta del docente?
La recente sentenza segna sicuramente una svolta in ambito giudiziario. Una decisione della Cassazione assume infatti sicuramente un certo peso, potendo aprire scenari positivi futuri. Ma questo non significa che ora in automatico a tutti i docenti precari con contratto al 30 giugno venga corrisposta la carta del docente. Per quest’anno infatti il Ministero ha esteso il voucher da 500 euro solo ai supplenti con contratto al 31 agosto, e non sappiamo se prossimamente avrà intenzione di uniformarsi anche a questo disposto, estendendo ulteriormente la carta del docente.
La conseguenza di questa importante decisione sarà solo nel senso che i futuri ricorsi presso i vari tribunali seguiranno l’orientamento della Cassazione corrispondendo gli arretrati degli ultimi 5 anni (anzichè degli ultimi 2) e permetterà di dare un’accelerata alla corresponsione degli arretrati stessi a coloro che hanno ottenuto in questi mesi sentenza positiva.
Cosa dovranno fare quindi in definitiva i docenti al 30 giugno per avere la carta del docente? Potranno farne richiesta o arriverà in automatico? Questo è l’interrogativo più diffuso tra gli interessati che ha un’unica risposta, confermata anche dall’Avv. Miceli nel corso del question time tenuto il 30 ottobre da Orizzonte Scuola: il Ministero non ha statuito nulla al riguardo, e la decisione della Cassazione non va a modificare la legge. L’unica possibilità resta quella di presentare ricorso giurisdizionale con sindacati o avvocati per ottenere gli arretrati.