Gps: aggiornamento e 150 preferenze
Gps: aggiornamento e 150 preferenze

I docenti precari sono in allarme nelle ultime ore a seguito delle voci che stanno circolando su un possibile posticipo dell’aggiornamento delle Gps nel 2025. Al momento non ci sarebbe nulla di certo ma la possibilità sembrerebbe esserci. L’8 novembre, a seguito del nuovo incontro tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e organizzazioni sindacali, si potranno chiarire i dubbi. Nel frattempo esaminiamo le possibili conseguenze che un tale posticipo potrebbe generare.

Provincia, sanzioni ed elenchi aggiuntivi: le preoccupazioni in caso di mancato aggiornamento nel 2024

L’atteso aggiornamento delle Gps, che dovrebbe essere previsto per il 2024 e ora messo in dubbio, porta con sè una serie di risvolti negativi. Se infatti in primavera fossero riaperte queste graduatorie gli aspiranti già inseriti potrebbero provvedere a cambiare provincia. In caso di posticipo invece, ovviamente, questa possibilità sarebbe rimandata al 2025. Ma questa non è l’unica conseguenza.

Un altro dubbio che preoccupa è quello attinente le sanzioni. Molti si chiedono: se non ci dovesse essere l’aggiornamento nel 2024 che ne sarà delle conseguenze sanzionatorie conseguenti all’abbandono di servizio da Gps? Ricordiamo infatti che a seguito di questa azione è prevista l’impossibilità di conseguire supplenze annuali al 31 agosto e al 30 giugno sia da Gps che da graduatorie d’istituto per tutta la vigenza delle graduatorie. Un posticipo avrebbe quindi un impatto di un certo peso, a meno che eccezionalmente non venga prevista una deroga a questa previsione.

E infine c’è il problema degli elenchi aggiuntivi. Se ci fosse l’aggiornamento nel 2024 chi è inserito negli elenchi aggiuntivi alla I fascia delle Gps potrebbe inserirsi a pieno titolo in I fascia. Un posticipo invece finirebbe con il penalizzare questi docenti che, nell’attribuzione delle supplenze, dovranno essere preceduti da tutti gli appartenenti alla prima fascia ancora per un anno.

A tutti questi aspetti ovviamente va aggiunto l’ovvio discorso dell’aggiornamento del punteggio, che permetterebbe a molti di salire in graduatoria potendo aspirare ad una più ampia platea di incarichi annuali.