Paola Frassinetti (FdI) sul doppio canale di reclutamento
Paola Frassinetti (FdI) sul doppio canale di reclutamento

Già da alcune settimane si è tornato a parlare di doppio canale di reclutamento. In realtà sono anni che se ne parla poi tutto cade nel dimenticatoio. Solo nella primavera scorsa, tra l’altro, sembrava che fossimo vicini ad un accordo durante le interlocuzioni con Bruxelles che portava nella direzione proprio del doppio canale, poi inspiegabilmente tutto è saltato. O meglio, una spiegazione ci sarebbe: si è voluto dare la priorità ai concorsi del PNRR, lasciando nuovamente sfumare questa ipotesi. Ora, oltre ai sindacati, sempre più personalità politiche si stanno aggiungendo alla lista dei favorevoli, puntando all’utilizzo delle Gps come secondo canale da cui attingere per le immissioni in ruolo, sia su sostegno che su posto comune.

Frassinetti e Pittoni a favore del doppio canale di reclutamento

La sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti, nel corso di un’intervista rilasciata all’Ansa, non ha nascosto la sua simpatia per il doppio canale di reclutamento degli insegnanti, che a suo dire andrebbe a risolvere i soliti problemi legati al dilagante precariato ogni anno scolastico: “è stata intrapresa una massiccia campagna di reclutamento docenti e stabilizzazione precari, il concorso straordinario ter di recente approvazione dall’Unione Europea consentirà di raggiungere 70.000 assunzioni nel 2024“.

Ha poi aggiunto: “C’è ancora molto da fare, vista la situazione che abbiamo ereditato. Per questo motivo, riteniamo utile il ricorso al doppio canale che consentirebbe la copertura dei posti immediata al 1 settembre e contestualmente la stabilizzazione dei precari“. Sistema, questo, che non sarebbe nuovo al mondo scolastico, in quanto adottato a pieno regime negli anni ’90 (introdotto con la legge 417/1989) per poi essere soppiantato nel 2010.

E gli scorsi giorni, sulla stessa linea, si era mostrato anche Mario Pittoni responsabile del Dipartimento Istruzione Lega, e già presidente della commissione Cultura del Senato: “Nella scuola in anni recenti, invece di agevolare le assunzioni a tempo indeterminato, si sono disperse notevoli energie per trovare centinaia di migliaia di supplenti. È vero che con la crisi demografica tra un decennio potremmo avere un milione di studenti in meno. Ma oggi la situazione è opposta: a mancare sono gli insegnanti. E comunque agendo sul turnover pure un eventuale surplus di docenti è assorbibile al ritmo di 25/30mila unità l’anno. Non sarebbe cioè un problema”.

Infatti, come ha spiegato Pittoni, “per superare il precariato cronico degli insegnanti e agevolare le assunzioni invertendo la deriva delle supplenze si sta lavorando a un progetto ispirato al mio ddl S. 1920/20 che rilancia il cosiddetto “doppio canale” di reclutamento”.